Con il dpcm pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e che sarà in vigore da oggi, 16 gennaio, fino al 5 marzo, è stato ribadito il coprifuoco tra le 22 e le 5, l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, e confermato il sistema per fasce di colore.
Palestre, piscine e cinema restano chiusi fino al 5 marzo. Chiusi fino al 15 febbraio anche gli impianti sciistici. Riaprono i musei, ma solo nelle regioni in fascia gialla, ai bar viene consentito l’asporto solo fino alle 18, mentre la cena da asporto è salva perché la misura non colpisce ristoranti e pizzerie.
Queste, in estrema sintesi, le misure di contrasto all’emergenza Covid previste dal nuovo decreto del premier Conte. Anche in zona gialla, nei giorni festivi e prefestivi, chiudono i negozi all’interno dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, prodotti agricoli, tabacchi, edicole e librerie.
Oltre la Sicilia, in area rossa su richiesta dello stesso governatore Musumeci, l’ordinanza del ministro della salute Speranza ha inserito nelle area ad alto rischio la regione Lombardia e la provincia autonoma di Bolzano, che hanno già annunciato di voler presentare ricorso.
Nove invece le regioni che si aggiungono a Calabria, Emilia-Romagna e Veneto, in area arancione: Abruzzo, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta.
Solo Campania, Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento e Molise, invece, restano in fascia gialla.
Nelle zone gialle e arancioni i ragazzi delle scuole superiori torneranno a scuola lunedì 18 gennaio almeno al 50% della presenza, mentre nelle Regioni “rosse” è prevista la didattica a distanza per i ragazzi a partire dalla seconda media.
Fino al 15 febbraio saranno vietati gli spostamenti tra le regioni, comprese quelle gialle, mentre fino al 5 marzo due persone potranno spostarsi, una sola volta al giorno, per andare a trovare parenti o amici. Questo però non varrà in Sicilia, almeno fino al 31 gennaio, in virtù dell’ordinanza del presidente Musumeci.
Infine il DPCM entrato in vigore oggi introduce la “zona bianca”, in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l’uso della mascherina. Proibitivi, però, i parametri per entrarci – 3 settimane consecutive con al massimo 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso – il che significa che ci vorranno mesi prima che una regione possa essere dichiarata zona bianca.