sabato, Dicembre 14, 2024

Milazzo – Uccise e bruciò il cadavere di un anziano per rubargli la pensione, arrestato 56enne

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Nel corso della notte i carabinieri del comando provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta del procuratore capo della repubblica di Barcellona Emanuele Crescenti e del sostituto Rita Barbieri nei confronti di Ettore Rossitto, 58 anni, di  Milazzo; è ritenuto responsabile di omicidio premeditato e distruzione di cadavere di Giovanni Salmeri pensionato 73enne.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti delle indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, con il supporto della Compagnia Carabinieri di Milazzo, a seguito del rinvenimento, avvenuto il 29 luglio 2020, nei pressi di una discarica abusiva in località Scaccia di Milazzo, del cadavere carbonizzato di un uomo, con varie ferite d’arma da taglio; le prime indagini risultarono particolarmente difficoltose in quanto il corpo della vittima era irriconoscibile e, a seguito del sopralluogo, furono rinvenuti solo un cappellino parzialmente bruciato, un portafoglio contenente 1 euro, tre mazzi di chiavi e un coltellaccio da cucina, ma non vi erano documenti identificativi, né effetti personali utili a dare un nome al defunto.

L’autopsia ha rivelato come l’uomo, caucasico, alto 1,65, prima di essere dato alle fiamme era stato colpito da almeno 11 coltellate al petto, all’addome e alla trachea, verosimilmente utilizzando il coltello con lama di 20 centimetri rinvenuto sulla scena del crimine. Nel corso delle successive indagini, i Carabinieri procedevano alla visione e analisi di più di 10.000 ore di registrazione di filmati estrapolati da oltre 40 telecamere di numerosi sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, ubicati nella zona del rinvenimento; tale attività ha consentito di individuare, nella mattinata del 28 luglio, il transito, lungo la strada conducente sul luogo ove verrà poi rinvenuto il cadavere, di un ciclomotore con a bordo due uomini, uno dei quali, il passeggero, vestiva un cappello con visiera di colore verde simile a quello repertato sul luogo del delitto e un abbigliamento compatibile con i frammenti di vestiti rimasti indosso al cadavere bruciato.

Mettendo a sistema questa scena con ulteriori immagini tratte da altre telecamere della zona, si è avuto modo di individuare una densa colonna di fumo proveniente dal luogo del delitto, compatibile con l’incendio del cadavere e, poco dopo, il passaggio dello stesso ciclomotore, questa volta con a bordo il solo conducente, da una strada proveniente dal luogo dell’omicidio. Partendo da alcuni elementi distintivi del ciclomotore e del casco del conducente, gli investigatori sono riusciti quindi ad individuare un fotogramma tratto da un’ulteriore telecamera dove era possibile rilevare la targa del mezzo e in questo modo sono giunti all’identificazione del proprietario in Ettore Rossitto; l’uomo è stato quindi sottoposto a monitoraggio e sono stati accertati i suoi pregressi rapporti di conoscenza con il Salmeri, che risultava irreperibile da tempo, sebbene nessuno ne avesse denunciato la scomparsa.

L’identificazione del cadavere è avvenuta proprio a seguito dell’accesso eseguito dagli investigatori presso l’abitazione del predetto, effettuata utilizzando uno dei mazzi di chiavi rivenuti sulla scena del crimine. L’uomo viveva da solo e in pessime condizioni igienico sanitarie e i vicini confermavano di non averlo più visto sin dal mese di luglio. La visione di ulteriori telecamere ha consentito inoltre di individuare delle immagini risalenti alla mattina del 28 luglio, ritraenti Salmeri in compagnia di Rossitto nei pressi di un ufficio postale di Milazzo, dove da successivi accertamenti, è emerso che il pensionato aveva ritirato, poco prima, 650 euro di pensione. Sulla base di tale circostanza, in considerazione della sequenza temporale delle immagini raccolte, è stato possibile ricostruire il delitto commesso da Rossitto, il quale, dopo avere condotto Salmeri in una località isolata, sulla sponda del fiume Mela, verosimilmente gli ha rubato il denaro della pensione appena riscossa dall’ufficio postale e poi lo ha ucciso con 11 coltellate, dando alle fiamme il corpo.

Sulla base dei gravi indizi di colpevolezza, il gip ha ritenuto sussistente la premeditazione del delitto, comprovata anche da ulteriori filmati del giorno precedente all’omicidio che ritraggono Rossitto, mentre si reca ad effettuare 2 sopralluoghi nei pressi del luogo dove il giorno successivo è avvenuto il delitto, in una circostanza, invertendo repentinamente la marcia a poche centinaia di metri, essendosi accorto della presenza di una pattuglia dei carabinieri. Rossitto è stato associato alla Casa Circondariale di Messina.

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