Ricorso inammissibile per carenza di interesse nel ricorso al Tar di Catania riguardante la gara d’appalto per il consolidamento del “Monte della Madonna”.
Questo il responso della prima sezione del tar di Catania sul ricorso presentato da “C.S. Costruzioni srl” rappresentata dagli avvocati Pietro De Luca e Alessandro Carrubba contro il commissario di governo per il dissesto idrogeologico della Regione e nei confronti della “Medi Appalti srl”, rappresentata dagli avvocati Giovanni Immordino e Giuseppe Immordino e della “Trivelsonda srl”. Era stato chiesto l’annullamento della nota che fissava la riapertura della gara telematica per l’aggiudicazione dell’appalto dei lavori di mitigazione del rischio idrogeologico a sud del promontorio del Capo – il Monte della Madonna – a Capo d’Orlando, in modo da valutare un’istanza di riammissione alla gara comunicata alla stazione appaltante da un operatore economico che era stato escluso.
Riammessa la “Trivelsonda srl”, fu rideterminata la soglia di anomalia, annullando la precedente proposta di aggiudicazione a favore dell’impresa “C.S. Costruzioni srl” e nuova proposta di aggiudicazione a favore della “Medi Appalti srl”. L’appalto riguarda un importo di oltre 1.600.000 mila euro. Sia il commissario di governo contro il dissesto idrogeologico che la ditta aggiudicataria si sono costituiti in giudizio chiedendo che il ricorso venisse dichiarato inammissibile e così ha deciso il Tar: inammissibilità per carenza di interesse. Questo perchè l’iter di gara è fermo alla fase della proposta di aggiudicazione che non è impugnabile e non c’è ancora stata l’aggiudicazione definitiva dell’appalto. Al momento, ha scritto il Tar in sentenza, non risulta colpita la sfera giuridica della società ricorrente.