sabato, Aprile 20, 2024

Coronavirus – ASP Messina: ingressi contingentati negli ospedali e tamponi al personale. Appello ai sindaci

paolo la paglia
Contagi in aumento in Sicilia, che nella giornata di ieri ha registrato 32 nuovi casi di positività al coronavirus. Un dato che non lascia indifferenti e che, anzi, preoccupa, soprattutto in ambito ospedaliero, da dove più frequentemente partono i focolai.
“Tenuto conto dell’attuale andamento epidemiologico nel territorio siciliano, l’A.S.P. di Messina ritiene indispensabile attuare misure organizzative interne intese a ridurre assembramenti di persone e ridurre i contatti con personale esterno in ambiente ospedaliero.” si riporta in una nota diramata questa mattina.
“Pertanto da oggi con disposizione a firma Direttore Generale Paolo La Paglia e Direttore Dipartimento Ospedaliero Paolo Cardia i direttori degli Ospedali e i direttori delle UU.OO. limiteranno l’accesso dei visitatori ai pazienti ricoverati, disporranno il divieto di assembramento degli accompagnatori in sala attesa dei pronto soccorsi e dovranno contenere l’accesso di pubblico agli uffici  amministrativi, limitando l’ingresso esclusivamente  a situazioni di comprovata indifferibilità. Eventuali deroghe saranno vagliate per reali stati di necessità.”continua la nota.
“Ulteriori misure riguarderanno il personale sanitario e amministrativo dipendente, che dopo un’assenza superiore a 3/4 giorni dovrà essere sottoposto a tampone rino-faringeo prima di essere riammesso in servizio.
“A seguito dell’ordinanza del Presidente della Regione Musumeci del 9 agosto u.s. riteniamo inoltre utile fare un appello ai Sindaci del territorio provinciale – dice il direttore generale Paolo La Paglia– affinchè dispongano costanti controlli nei territori di competenza sul giusto distanziamento e sul costante uso della mascherina in tutti i luoghi di aggregazione, diurni e notturni, e negli esercizi commerciali; abbassare la guardia in questo momento equivarrebbe ad esporre la popolazione a rischi di aumento di contagi, con gravi ripercussioni economiche e sanitarie.”
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