giovedì, Dicembre 12, 2024

Investimenti per impianti sportivi in Sicilia, c’è un plafond di 50 milioni

Accordo Coni

Un plafond di cinquanta milioni di euro per la concessione di mutui per investimenti destinati a migliorare la sostenibilità degli impianti sportivi siciliani, acquisire le aree ed acquistare immobili da utilizzare per attività sportive.

E’ quanto prevede la convenzione stipulata oggi, a Palazzo Orleans, tra la Regione Siciliana, l’Irfis, il Coni e l’Istituto per il credito sportivo. Alla presenza del governatore Nello Musumeci, del presidente dell’Irfis, Giacomo Gargano, del presidente del Coni Giovanni Malagò e del presidente dell’Istituto per il credito sportivo, Andrea Abodi, è stato formalizzato lo strumento che darà nuovo impulso agli investimenti in Sicilia nell’impiantistica sportiva, consentendo di recuperare campi, palestre e impianti in disuso e creare nuovi poli attrattivi per la gioventù e per l’infanzia. Investimenti sia pubblici che privati, perché la possibilità di avere accesso ai mutui è riconosciuta non solo agli enti locali, ma anche ai privati che siano proprietari o gestori degli impianti.

Presenti anche gli assessori all’Economia Gaetano Armao e allo Sport Manlio Messina. Musumeci ha anticipato che nelle linee di credito ci sarà una corsia preferenziale dedicata a quelle strutture idonee ad accogliere anche i disabili e ha fissato per i prossimi giorni un incontro con il presidente del Coni regionale Sergio D’Antoni, presente alla firma dell’accordo, per fare una ricognizione degli impianti sportivi siciliani sui quali sia opportuno intervenire, affinché sia direttamente la Regione a stimolare la richiesta dei finanziamenti. La Regione predisporrà un piano individuando chi, tra i richiedenti, presenta i requisiti previsti dalla convenzione, trasferendo tutto poi all’Ics che espleterà la pratica di mutuo.

Inoltre, la Regione interverrà con un contributo in conto interessi a favore dei mutuatari, favorendo interventi sotto il profilo dell’efficienza energetica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la messa a norma e in sicurezza e l’implementazione tecnologica delle infrastrutture. La convenzione avrà durata triennale. I mutui avranno una durata massima di venticinque anni per gli enti locali e di venti anni per i soggetti diversi dagli enti locali; il plafond potrà essere rifinanziato anche prima della scadenza del triennio – se già interamente utilizzato – dopo una valutazione dell’Ics, esaminando la possibilità di integrare l’importo anche in relazione agli stanziamenti di bilancio effettuati dalla Regione.

 

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