sabato, Luglio 27, 2024

Resto a casa “MaMangio”, il progetto orlandino per la consegna a domicilio

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Sono già tre, ma sono destinate ad aumentare nei prossimi giorni, le attività di ristorazione che hanno aderito al progetto ideato e realizzato dall’imprenditore informatico orlandino Giulio Schiavo.

L’idea è nata durante l’emergenza Coronavirus, prendendo atto dell’attuale situazione di difficoltà in cui si trovano gli imprenditori nel campo della ristorazione, chiusi al pubblico, con l’unica eccezione della possibilità di consegnare a domicilio.

Visitando il portale www.mamangio.it è infatti possibile sfogliare i menù di diverse attività e ordinare direttamente online i prodotti, selezionando data e orario di preferenza per la consegna a domicilio.

Sulla falsariga di servizi già disponibili nelle grandi città, come Just Eat o Deliveroo, mamangio serve a mettere in contatto ristoratori e clienti, che possono consultare il menù dell’attività preferita e ordinare facilmente e comodamente da computer, smartphone o tablet.

Soddisfatte le prime attività che hanno già testato il servizio, ricevendo un buon numero di ordini.
“Mamangio – riferisce Giulio Schiavo -, è aperto a tutti, e data l’attuale situazione economica, viene fornito con un canone mensile irrisorio, a simboleggiare la volontà di far ripartire al più presto le tante attività messe in ginocchio dalla pandemia”.

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Sono tante le attività che hanno espresso interesse e che si stanno aggiungendo giorno dopo giorno, non solo sul territorio orlandino. I piccoli comuni erano infatti ancora fuori dal giro dei grandi servizi dedicati al food delivery, ma adesso il nuovo progetto, che nasce a Capo d’Orlando, è dedicato proprio alle piccole realtà.

Non conoscendo ancora fin quando e quali misure restrittive saranno imposte ai ristoratori per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, il food delivery sembra al momento essere l’unica certezza con cui poter continuare ad esercitare la propria attività.

Siamo però certi che, a prescindere dall’emergenza Coronavirus, anche una volta tornati alla normalità, il servizio di food delivery rimarrà un punto fermo, così come successo nelle grandi città.

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