giovedì, Aprile 18, 2024

Oggi alle 12 tutta Italia si ferma: bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio

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L’Italia intera è in lutto e tutto il territorio nazionale oggi sarà unito per commemorare le vittime del coronavirus.
Oggi, martedì 31 marzo a mezzogiorno tutti i sindaci esporranno sulla facciata del Comune la bandiera a mezz’asta e osserveranno un minuto di silenzio.

L’Italia intera si ferma dunque, in segno di vicinanza ai familiari e di partecipazione nazionale al cordoglio delle comunità più colpite dalla pandemia.

«Sarà il nostro modo per ricordare le vittime del coronavirus – comunica il Presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari -, per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di sostegno l’uno all’altro, come sappiamo fare noi sindaci». L’iniziativa era stata lanciata dal presidente della Provincia di Bergamo, Gafforelli per i sindaci del suo territorio, l’Anci l’ha allargata a tutto il Paese, ma si è allargata ad altre istituzioni: la bandiera italiana a mezz’asta sarà esposta su tutti gli edifici pubblici.

I primi cittadini della Penisola, con indosso la fascia tricolore, saranno davanti ai propri municipi in silenzio e con le bandiere esposte a mezz’asta “in segno di lutto” e in “segno di solidarietà con tutte le per comunità che stanno pagando il prezzo più alto”.

Anche il Vaticano ha fatto sapere che esporrà le bandiere a mezz’asta, a lutto, per esprimere la propria vicinanza alle vittime della pandemia in Italia e nel mondo, alle loro famiglie e a quanti generosamente lottano per porvi fine.

«I sindaci, da destinatari e custodi delle preoccupazioni delle comunità che amministrano, sopportano una forte pressione e si fanno carico di una grande responsabilità davanti ai cittadini – aggiunge Decaro. Nonostante la situazione di grave emergenza che viviamo, non vogliamo far prevalere lo sconforto, ma stare uniti sia nel gravissimo lutto che colpisce più duramente alcune aree del Paese, sia nella solidarietà che deve tenerci tutti insieme».

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