Si lavora incessantemente nella lotta al Coronavirus. Ben oltre i sentimenti di una nazione che si sta riscoprendo quanto mai unita contro un nemico subdolo e invisibile, sul campo si cerca di rafforzare la trincea e la prima linea. Nella giornata di ieri, l’Asp di Messina ha annunciato che anche il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto potrà testare e prescrivere il nuovissimo farmaco Tocilizumab ai pazienti affetti da polmonite da Coronavirus. E’ stato infatti provato che il farmaco contro l’artrite reumatoide aumenta le possibilità di guarigione. Il direttore generale dell’Asp, Paolo La Paglia, ha parlato di un riconoscimento per tutto il personale sanitario. Personale che, ci permettiamo di aggiungere, ha operato in queste settimane in prima linea senza risparmiarsi, mettendo in campo non solo una professionalità invidiabile, ma anche immense doti umane. Un riconoscimento anche per una struttura ospedaliera oggi punto di riferimento nella notta al Covid-19 e che, fino a qualche tempo fa, sembrava destinata a uno smantellamento ormai inevitabile. Al Covid Hospital del Cutroni Zodda arriveranno anche sei letti di terapia intensiva di ultima generazione che sono stati noleggiati dall’Azienda Sanitaria e che saranno allestiti non appena arriveranno monitor, ventilatori e pompe di infusione. E si cerca di innalzare anche il livello di sicurezza nel trasporto di persone contagiate. Sono state quindi acquistate, per una spesa vicina ai 79 mila euro, quattro barelle di alto biocontenimento da destinare alle strutture ospedaliere di Milazzo, Taormina, Lipari e Patti. Nel parcheggio dell’ex ospedale Regina Margherita di Messina sarà invece attrezzato un punto prelievi per i tamponi.
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