sabato, Dicembre 14, 2024

Il Policlinico di Messina ed il “Cutroni-Zodda” saranno “Covid Hospital”

policlinico-messina
La provincia di Messina si attrezza per fronteggiare un eventuale picco di ricoveri di soggetti contagiati da Coronavirus; la Giunta regionale di Governo riunitasi ieri, fra le altre misure urgenti disposte su proposta dell’Assessore Ruggero Razza, ha autorizzato un’ala del Policlinico “G. Martino” di Messina e l’Ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona gestito dall’ASP Messina per essere utilizzati come “Covid-Hospital”, ovvero ospedali specializzati per fronteggiare l’emergenza da contagio diffuso. 
Il “Cutroni-Zodda” è già ospedale di riferimento e di eccellenza per la gestione delle malattie infettive, con otto posti letto che immediatamente saranno portati a 18.
E’ stato già disposto oggi dalla direzione strategica dell’ASP di Messina il relativo piano operativo che riguarderà anche l’Ospedale di Milazzo; nello specifico tutte le attività sanitarie ordinarie e di emergenza non Covid verranno concentrate sull’Ospedale di Milazzo, DEA di I livello nella rete regionale; i reparti ospedalieri dell’Ospedale di Barcellona saranno dedicati per i malati Covid-19 e il blocco operatorio verrà utilizzato esclusivamente per i posti letto di terapia intensiva Covid dedicati, subito ne verranno allestiti due ed entro qualche giorno non appena arrivati i ventilatori, le pompe di infusione e i monitor i posti di terapia intensiva diventeranno sei.
L’A.S.P. di Messina per meglio fronteggiare l’emergenza Covid-19 ha anche acquistato, grazie anche a delle donazioni ricevute, i caschi di ultima generazione per la terapia ventilatoria non invasiva, che saranno consegnati nei prossimi giorni.
Non appena saranno completate tutte le procedure operative all’Ospedale di Barcellona oltre ai 18 posti letti di malattie infettive saranno disponibili 60-70 posti letto dedicati ad assistere i malati da infezione da Coronavirus, con la possibilità di terapia rianimatoria e di ventilazione assistita indispensabile per salvare la vita dei malati più gravi.
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