mercoledì, Aprile 24, 2024

S. Stefano Camastra, si è concluso ieri il progetto “educare alla legalità”

studenti e autorità

“L’appuntamento di oggi non può essere considerato solo la brillante conclusione di un percorso formativo, ma è semmai l’ input per non arrestare i passi verso l’edificazione di valori come la legalità e il rispetto per l’ambiente. I ragazzi hanno voluto fermare gli orologi, stringendosi reciprocamente in un abbraccio, gesto simbolo di cui proprio oggi ne ricorre la giornata mondiale”. –  è questo il commento del Sindaco di S. Stefano di Camastra, Francesco Re, a margine della giornata conclusiva del progetto “educare alla legalità”, promosso dall’amministrazione comunale stefanese, in collaborazione con le no profit “Co. Tu. Le Vi.” e “Si Può Fare” e che si è svolta ieri, al cinema Glauco.

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Oltre 300 studenti hanno partecipato alla manifestazione, presentando gli elaborati sulla lotta alla Mafia, la pace, l’educazione ambientale e stradale: cartelloni e video, recite di poesie e lettura di brani per sintetizzare i temi sviluppati negli incontri precedenti.

Il progetto avviato lo scorso anno, ha visto la partecipazione della scuola elementare e media dell’istituto comprensivo “Buonarroti” e le scuole medie dell’istituto regionale d’arte “ Esposito”.

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Tra le autorità presenti oltre al Sindaco Francesco Re e alla dirigente dell’istituto comprensivo, Giovanna Di Salvo, il Dirigente del commissariato di Polizia di S. Agata di Militello Vice Questore Gaetano Di Mauro, che ha esortato i giovani studenti al rispetto delle regole in ogni circostanza, nella vita quotidiana, tra i banchi di scuola e in ogni ambito sociale. Chiaro e diretto anche l’intervento del tenente Rundo per l’arma dei carabinieri, che ha sollecitato genitori e docenti ad essere sempre vigili sui ragazzi. Anche il comandante dell’ufficio locale marittimo della Guardia Costiera, Cosimo Imperiale, si è complimentato per le attività svolte.

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Assente per altri impegni istituzionali l’ex presidente del Parco dei Nebrodi, vittima di un attento mafioso nel maggio 2016, Giuseppe Antoci, ma che ha voluto consegnare ai giovani studenti un profondo messaggio sull’impegno per la legalità.

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