giovedì, Aprile 18, 2024

Barcellona, il Tar concede il via libera ai lavori per il cimitero

Nulla cambia nell’aggiudicazione della gara per il progetto di ampliamento del cimitero, lotto C, di Barcellona; è stata confermata la “D.L.M. Costruzioni srl” di Barcellona,  in ati con la “Cospin srl”, che ha praticato il ribasso del 10,45%. Così ha deciso la prima sezione del Tar di Catania, che, con propria ordinanza, ha rigettato la richiesta di sospensiva del consorzio, secondo classificato nella gara, il “Conscoop” di Forlì. Questo è stato, nell’ottobre dello scorso anno, il responso dell’Urega di Messina, un “verdetto” atteso da molto tempo. Il “Conscoop”, rappresentato dall’avvocato, Pietro De Luca, ha presentato ricorso contro il comune di Barcellona, rappresentato dall’avvocato, Marcello Scurria, contro la Regione, l’Urega e la Cuc di Barcellona e Merì e nei confronti della ditta aggiudicataria la “D.L.M. Costruzioni srl” di Barcellona, rappresentata dall’avvocato, Benedetto Calpona. Il consorzio romagnolo ha chiesto l’annullamento delle operazioni di cui al verbale di gara, in cui fu ammessa l’offerta della ditta di Barcellona, poi dell’aggiudicazione disposta dall’Urega di Messina per un importo di circa 2.940.000,00 euro, “del non meglio conosciuto provvedimento di aggiudicazione definitiva e della nota del rup, architetto, Carmelo Rucci, con la quale si comunicò il rigetto della richiesta di annullamento in autotutela del provvedimento di aggiudicazione definitiva”. Per Il Tar “salvi gli approfondimenti da compiere in sede di merito”, non ci sono i presupposti per accogliere la richiesta di sospensiva. Il bando di gara fu approvato dal dirigente del VII° settore, ingegnere, Salvatore Torre e dall’architetto, Carmelo Rucci. La durata dei lavori è stata fissata in trecentottantasette giorni dalla consegna del cantiere. Riguardo agli importi, nelle casse del comune di Barcellona ci sono già oltre un milione e novecento mila euro, pagati dai cittadini che attendono da tempo di dare un’adeguata sistemazione ai propri cari defunti.

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