giovedì, Agosto 14, 2025

Morte badante russa a Barcellona Pozzo di Gotto: il TdR rigetta istanza di scarcerazione

Palermo

Sarà presentato ricorso in Cassazione riguardo al sessantenne indagato della morte di Raisa Kiseleva, la badante russa ritrovata morta a Barcellona Pozzo di Gotto nel greto del torrente Longano il 12 luglio scorso.

I legali dell’uomo, gli avvocati Gaetano Pino e Giuseppe Ciminata, avevano presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Messina; l’11 agosto scorso si è celebrata l’udienza e ieri i giudici hanno rigettato la richiesta di scarcerazione, che sarebbe stata motivata dal possibile pericolo di inquinamento probatorio.

Da qui il prossimo ricorso alla Suprema Corte per neutralizzare l’ordinanza di custodia cautelare, tuttora vigente, emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. L’imputazione a carico dell’uomo, che è detenuto presso il carcere di Gazzi, è omicidio volontario aggravato con dolo eventuale.

Le indagini a cura della squadra anticrimine di Messina e del commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto proseguono, per verificare la presenza di altre persone sui luoghi in cui si sono verificati i fatti e da qui anche gli accertamenti sui contatti telefonici.

Prima che i giudici del Riesame decidessero sull’istanza di scarcerazione, l’uomo era stato sentito dai magistrati e nel corso dell’interrogatorio erano emersi particolari che gli inquirenti ritengono siano importanti per le indagini.

La donna sarebbe stata ospite nella casa del sessantenne, con il quale non aveva una relazione, ma che frequentava. Un giorno si era allontanata da casa, per raggiungere Messina e poi sarebbe stata convinta a ritornare a Barcellona Pozzo di Gotto.

Secondo il racconto dell’indagato, mentre erano seduti sul greto del torrente, la donna è caduta accidentalmente nel torrente, anche a causa dell’elevato tasso alcolico, circostanza che è stata appurata. L’uomo a quel punto si è impaurito ed è fuggito da quel sito.

Secondo l’accusa invece l’uomo avrebbe spinto la donna, determinandone la morte.

 

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