venerdì, Agosto 1, 2025

Termini Imerese: usura, tentata estorsione e spaccio. Emesse otto misure cautelari, coinvolti anche due brolesi

CC TERMINI IMERESE - Porta Garibaldi (2)

 

Sono coinvolti anche due brolesi di 34 e 60 anni nell’operazione portata a termine dai carabinieri della sezione operativa del reparto territoriale di Termini Imerese, insieme ai colleghi delle Stazioni di Brolo, Volla e Sant’Anastasia per usura, tentata estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I carabinieri hanno eseguito due distinte ordinanze di applicazione di misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, all’esito dell’interrogatorio preventivo; sono state emesse otto misure cautelari nei confronti di quattro termitani di età compresa tra i 27 ed i 52 anni, due brolesi di 34 e 60 anni, di un cercolese 42enne e di un 47enne anastasiano – tutti destinatari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’operazione è il risultato di una complessa ed articolata attività di indagine, sviluppatasi tra settembre 2022 e agosto 2024, che ha permesso di individuare in primis una fitta rete di soggetti insospettabili, dediti alla concessione di numerosi prestiti a tassi usurari compresi tra il 60% e il 1.029% annuo, in favore di un’imprenditrice di Termini Imerese.

La donna, per far fronte a dei pregressi debiti accumulati, si era rivolta ad alcuni usurai senza tuttavia riuscire ad estinguere i debiti pregressi motivo per il quale, è stata costretta a contrarne dei nuovi da altri usurai. È entrata così in un circolo vizioso che non le ha lasciato scampo.

Degli otto indagati due sono fratelli napoletani e, uno di loro, è già detenuto per altri reati. Proprio quest’ultimo, mentre si trovava in carcere, aveva minacciato telefonicamente la vittima per indurla a saldare il proprio debito, avendo prestato del danaro alla donna che, doveva essere restituito con un tasso usurario del 73% annuo.

Inizia così la tentata estorsione in concorso con il fratello libero che, ha minacciato l’imprenditrice, nell’intento di appropriarsi di due autovetture di proprietà della stessa. Tra gli altri “insospettabili” strozzini, figurano anche alcuni parenti della vittima, uno zio e un cugino. Questi, approfittando dello stato di necessità in cui versava la loro congiunta, le hanno elargito un prestito di 10.000 euro facendole credere, che il denaro provenisse da pericolosi usurai del messinese che, volevano restituita la somma con tassi di interessa pari al 60% annuo ma nella realtà, erano lo zio e il cugino i reali usurai.

I militari oltre ad eseguire le otto misure cautelari, nei giorni scorsi, hanno eseguito anche un decreto di sequestro preventivo emesso nei confronti degli indagati dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, finalizzato alla confisca della somma di 13.000 euro ritenuta dagli inquirenti, parte degli interessi illecitamente percepiti.

Un altro filone dell’indagine, ha portato all’emissione di una seconda ordinanza di applicazione di misure cautelari che, ha riguardato un giovane termitano dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri grazie ad una minuziosa attività investigativa, hanno ricostruito numerose cessioni di cocaina e hashish verso clienti sia termitani che del circondario, ed accertato che il giovane, agiva alle dipendenze di un altro uomo del posto che, è stato giudicato separatamente dal Tribunale di Termini Imerese che, nel mese di marzo, ha emesso a carico dello stesso, una condanna a 13 anni e 4 mesi di reclusione.

Complessivamente sono state denunciate undici persone e le indagini si sono avvalse, oltre che delle tecniche di investigazione tradizionali, come interrogatori, pedinamenti e analisi di documenti, anche intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche.

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