venerdì, Luglio 18, 2025

Messina, “Operazione Dinamite”: attenuazione della misura cautelare, disposti i domiciliari

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Il Gip del Tribunale di Messina Claudia Misale, accogliendo l’istanza di attenuazione della misura cautelare presentata dall’avvocato Salvatore Cipriano (nella foto), ha disposto per Antonino Mastrolembo Barnà gli arresti domiciliari.

Era coinvolto nell’ambito della maxi inchiesta antidroga “Operazione Dinamite”. Il provvedimento del Gip arriva a pochi giorni dalla sentenza di primo grado emessa con rito abbreviato, che ha visto 52 condanne nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina.

L’operazione, scattata nel giugno dello scorso anno, ha smantellato una fitta rete di narcotraffico che, secondo gli inquirenti, operava senza sosta nei quartieri popolari del capoluogo peloritano e in diversi comuni della provincia, con base principale a Giostra.

Cocaina, hashish, spice e altri allucinogeni pesanti venivano smerciati attraverso una struttura organizzata in modo quasi aziendale, con forniture dirette dai clan calabresi e contatti con sodalizi criminali attivi in Campania, Lombardia e persino all’estero.

Le indagini, iniziate nel 2021, hanno permesso di individuare più organizzazioni collegate, con un volume d’affari che – secondo le stime – superava i 500.000 euro mensili.

Nel contesto di questa complessa vicenda giudiziaria, la posizione di Mastrolembo Barnà viene ora rivalutata, con il GIP che aderendo alle argomentazioni difensive ha ritenuto sussistenti le condizioni per l’attenuazione della misura detentiva.

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