martedì, Luglio 8, 2025

Arrestati i complici della banda che rapinò e sequestrò un imprenditore palermitano lo scorso novembre

polizia palermo

Nella mattinata del 04.07.2025, la Polizia di Stato, segnatamente personale della Sezione Antirapina della Squadra Mobile di Palermo, su delega della Procura della Repubblica di Palermo, ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo, nei confronti di S.A, classe 76 e S.A., classe 2005, ritenuti gravemente indiziati, in concorso con R.P e V.V. – gravati da precedenti di polizia e già sottoposti ad analoga misura restrittiva per il fatto in argomento – di rapina pluriaggravata, sequestro di persona e ricettazione. L’attività investigativa in esame trae origine dal grave evento delittuoso verificatosi  nel capoluogo palermitano lo scorso 30 novembre, quando un giovane imprenditore palermitano veniva sequestrato da R.P., V.V. e S.A. mentre si trovava a bordo della sua auto, che veniva bloccata utilizzando un altro veicolo.

La vittima veniva quindi costretta dai malviventi a condurli nella sua abitazione, dove gli consegnava una cospicua somma di denaro, numerosi oggetti di valore ed armi legittimamente detenute, poi rivenuti da personale della Polizia di Stato che aveva arrestato in flagranza R.P. e V.V.

L’attività di indagine volta all’individuazione dei loro complici, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, si è avvalsa di intercettazioni telefoniche ed ambientali ed è stata corroborata da perquisizioni e dall’analisi di tabulati telefonici e di immagini registrate da numerosi impianti di videosorveglianza, a riscontro di dichiarazioni rese della persona offesa. È stato così possibile rassegnare all’A.G. le risultanze dimostrative di gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane S.A., classe 2005, quale partecipe alle fasi preparatorie, organizzative ed esecutive del grave fatto di reato e di S.A. quale coautore, insieme agli altri complici arrestati in flagranza, del materiale sequestro della vittima, la cui abitazione ed i cui spostamenti erano già stati monitorati dagli indagati.

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