Clima di festa ad Alcara Li Fusi per l’edizione 2025 della festa del Muzzuni. Come ogni anno, il 24 giugno, nel contesto delle celebrazioni dedicate a San Giovanni, si celebra una delle feste più particolari nel panorama della cultura siciliana, in un susseguirsi di tradizione e cerimoniali che rappresenta un unicum sull’Isola, tra sacro e profano.
Festa nella quale sono presenti i tratti distintivi di riti risalenti alla civiltà ellenica: è, infatti, un rito propiziatorio alla fertilità della terra, un inno al rigoglio della natura, all’amore e alla giovinezza.
La Festa originariamente coincideva con il Solstizio d’Estate e veniva celebrata il 21 giugno. Con l’avvento del Cristianesimo venne spostata al 24 Giugno, giorno dedicato a San Giovanni Battista, martire decapitato. Da allora elementi pagani e cristiani si mescolano in questo rito che si ripete da secoli.
Il termine “Muzzuni” fa riferimento, probabilmente, alla brocca priva di collo (“mozzata”) o al grano che viene falciato e raccolto in fascioni (“mazzuna”) e, dal punto di vista religioso, a San Giovanni decollato (con la testa mozzata).
All’imbrunire inizia la fase preparatoria della festa le cui protagoniste sono esclusivamente donne. Gli angoli più caratteristici del paese vengono “preparati” per accogliere gli altarini su quali verrà posto “U Muzzuni”. Attorno ad essi, sulle pareti, sui balconi e sulla strada, vengono stese le “pizzare”: tipici tappeti tessuti con l’antico telaio a pedale utilizzando ritagli di stoffa.
Completato l’allestimento del Muzzuni, una giovinetta del quartiere, simboleggiante le antiche sacerdotesse pagane, lo porta fuori e lo colloca sull’altare già pronto.
Si entra così, nel vero e proprio clima della Festa: ogni quartiere che ospita il “Muzzuni” viene animato con musiche e canti popolari. Ogni anno il paese accoglie visitatori da tutta la Sicilia, e oltre curiosi di scoprire e partecipare a questa tradizione unica. Appuntamento da non perdere, domani ad Alcara Li Fusi!