venerdì, Giugno 20, 2025

Arresti tra Patti e Castelvetrano, fermati 5 scafisti. Tra loro il tunisino evaso dal carcere di Barcellona il 9 marzo scorso

carabinieri patti

È finita la fuga di Bassem Loudhaief, 31enne, di origini tunisine evaso dal carcere Madia di Barcellona Pozzo di Gotto lo scorso 9 marzo.

L’uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai carabinieri delle compagnie di Patti e Trapani, una settimana fa, ma la notizia è stata ufficializzata solo questa mattina, insieme ad altre 4 persone di età compresa tra i 25 e i 40 anni, alcuni dei quali avevano dimora tra Patti e Capo d’Orlando, perché sospettati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con l’aggravante della disponibilità di armi. Gli indagati sono stati poi sottoposti a misura cautelare degli arresti in carcere.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Messina e delegate ai Carabinieri della compagnia di Patti, guidata dal capitano Giuseppe Rinella, hanno consentito di svelare l’esistenza della presunta associazione a delinquere, stabilmente dedita ad una serie di reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, che avrebbe organizzato dietro compensi di denaro da parte dei migranti, traversate in mare, dalla Tunisia alla Sicilia, con l’uso di gommoni.

L’ultimo “sbarco” sarebbe stato organizzato la notte del 12 giugno scorso, quando dalla Tunisia furono fatti arrivare sulle coste trapanesi, una ventina di migranti, poi rintracciati dai Carabinieri di Trapani, Mazara del Vallo e Marsala, soccorsi e trasferiti al CPR di Trapani per i controlli sanitari e le procedure di identificazione. Tra loro due donne e cinque minori.

L’indagine ha consentito di ricostruire assetto e ripartizione organizzativa dell’organizzazione, nella quale il 31enne, come specificato la Procura di Messina, avrebbe avuto il ruolo di scafista.

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