Fissata per il prossimo 10 settembre l’udienza per il giudizio immediato per Stefano Argentino reo confesso dell’omicidio di Sara Campanella, la giovane universitaria di Misilmeri uccisa lo scorso 31 marzo a Messina.
La procura contesta le aggravanti dell’aver agito per motivi abietti e futili, la crudeltà e la premeditazione.
L’avvocato Giuseppe Cultrera, che difende Argentino, attende di poter visionare gli atti in possesso della procura, “che per quanto noto a questa difesa, dovrebbe essere in possesso di un ampio materiale probatorio, acquisito anche mediante l’estrazione dai cellulari, utile alla valutazione della condotta di Argentino e inscindibile dalla stessa, a oggi a quanto pare non utilizzato – dice il difensore -. È chiaro che, se così fosse, sarà compito e dovere di questa difesa portarlo all’attenzione della corte. Si rimette, pertanto, ogni decisione a un momento successivo alla visione degli atti, ferma restando la decisione di chiedere la perizia psichiatrica”.