lunedì, Maggio 12, 2025

Messina: quando si sbloccheranno le liste d’attesa?

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E’ sin troppo ovvio pensare che se si richiedono esami, perché comprovino o meno il nostro buono stato di salute, esami che di norma siano stati richiesti dal medico curante, la struttura sanitaria pubblica debba attivarsi, in modo da consegnare l’esito a stretto giro.

Se invece l’esame potrà essere effettuato tra sei mesi o anche un anno, perché sono lunghe le liste d’attesa, nell’incertezza, pensando magari che sussistano problemi più o meno gravi, si preferisce ricorrere alle strutture private, pagando importi considerevoli.

A prescindere dal fatto che si debba scegliere o meno la struttura privata, circostanza alla quale molti utenti sono costretti a ricorrere da tempo a questa parte, che, nel messinese, le liste d’attesa siano ancora lunghe è un dato di fatto.

Francesco Previte, presidente dell’associazione di promozione sociale messinese “Tutela dei Diritti Imprese e Cittadini Europei”, di recente, ha pubblicato un dettagliato dossier su questo argomento e ha analizzato i dati pubblicati sul sito dell’Asp di Messina relativi a oltre 200 mila prestazioni tra 2024 e inizio 2025 con i ricoveri in ritardo nel 40% dei casi e prestazioni urgenti fissate dopo un anno.

Evidenzia addirittura  una vera e propria emergenza e cita anche alcuni casi: una prenotazione per due esami importanti di un malato cronico, una richiesta il 18 marzo 2025 e prenotata per il 29 gennaio 2026 ed un’altra richiesta il 31 marzo 2025 e prenotata per il 19 febbraio 2026.

A questi dati si unisce il caso di un altro utente che fa riferimento sempre all’Asp di Messina, che, avendo richiesto vari accertamenti in alcuni mesi del  2024, le prenotazioni sono state programmate una per giugno, le altre per settembre e novembre 2025 e una addirittura a gennaio 2026.

E’ notizia di qualche giorno fa la buona nuova su ospedali e case di comunità, così come gli indirizzi dell’Asp di studiare come ridurre le liste d’attesa; da qui, nella speranza di conoscere, ma in concreto, gli sviluppi positivi dell’Asp su questo fenomeno, non si può che aspettare.

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