Continuano gli incontri organizzati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina in favore degli istituti scolastici della Provincia, nell’ambito dell’impegno per diffondere la “Cultura della Legalità” e far sentire ai giovani la vicinanza delle forze dell’ordine. Proprio con questo obiettivo i Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello hanno incontrato nei giorni scorsi un centinaio di studentesse e studenti di alcune classi della scuola primaria “Emanuela Setti Carraro” e quella secondaria “Rosa Zuccarello” di Rocca di Capri Leone, nonché quelli dell’istituto comprensivo di scuola primaria e secondaria di Longi nella sede di Mirto. Durante gli incontri i militari dell’Arma hanno approfondito il concetto di ‘legalità’, inteso come rispetto di tutte quelle regole, anche le più basilari, che regolano il vivere civile di una società, finalizzate all’educazione dei giovani di oggi affinché comprendano l’importanza del rispetto del prossimo.
Con un linguaggio semplice aderente alla fascia d’età degli interlocutori, attraverso esempi concreti di fatti accaduti e la proiezione di filmati esplicativi editi dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, i militari intervenuti hanno affrontato temi di grande attualità quali il bullismo, l’uso consapevole dei social network e il cyber bullismo. I militari hanno spiegato ai giovani come avvicinarsi e usare in modo intelligente le varie piattaforme, fugando dubbi e perplessità connessi all’uso di smartphone, chat e social in genere, sottolineando l’importanza di prestare attenzione ai messaggi ricevuti e alle richieste di amicizia, evitando di rispondere se non si è certi di chi c’è dall’altra parte della tastiera e facendo capire l’importanza di prevenire certi comportamenti scorretti, spesso sottovalutati dai giovani che si sentono “protetti” dallo schermo per evitare conseguenze, a volte, anche molto gravi. Nel corso degli incontri, i Carabinieri hanno trattato anche le delicate tematiche relative agli effetti derivanti dall’uso dell’alcool e degli stupefacenti, nonché quello la sicurezza stradale e le conseguenze che possono derivare dai cattivi comportamenti alla guida come la distrazione per l’uso di cellulari, l’eccesso di velocità e, appunto, la guida sotto l’influenza di alcol o droghe.
I dibattiti sono stati seguiti con interesse dai giovani e dai docenti intervenuti. Le diverse domande poste ai militari hanno reso gli incontri vivi e molto partecipati da parte delle ragazze e dei ragazzi, che, in queste occasioni hanno avuto la possibilità di dialogare, in un contesto piacevole e informale, con chi indossa la divisa e che, ogni giorno, è al servizio della comunità.