martedì, Maggio 13, 2025

Capo d’Orlando: Il comune deve adottare misure correttive a livello economico-finanziario, altrimenti o piano di riequilibrio o dissesto

Il Municipio di Capo d'Orlando
Il Municipio di Capo d'Orlando

Se entro 60 giorni l’amministrazione di Capo D’Orlando non rimuoverà le irregolarità economico-finanziarie dell’ente, ripristinando, di conseguenza, gli equilibri di bilancio, non restano che due strade: il piano di riequilibrio pluriennale o la dichiarazione del dissesto. Questo hanno ribadito i giudici della corte dei conti, sezione di controllo della Sicilia, nel provvedimento emesso il 26 maggio scorso.

Pesanti i rilievi nei confronti di Palazzo Europa, focalizzando l’attenzione sul conto consuntivo 2017, 2018 e 2019 e sul bilancio di previsione 2020/2022: gravissima situazione economico-finanziaria, rilevante disavanzo da recuperare – circa 24 milioni di euro di residui attivi e cioè le entrate accertate e non riscosse e da qui la scarsa capacità di riscossione dell’ente e infine grave situazione di cassa.

I giudici contabili hanno evidenziato come nel 2017 vi sia stata assenza totale di riscossione per evasione tributaria, nel 2018 nessun accertamento, nel 2019, nè accertamento, né riscossione; per la Tarsu/Tari la riscossione è stata del 10,40%, per l’Imu del 18,65%. Da qui il disavanzo per le somme non riscosse per 24 milioni di euro, componente più significativa dei residui attivi. In sostanza il comune non è gravato da debiti senza copertura, ma ha smesso dal 2017 di riscuotere le imposte che di fatto riequilibrerebbero il bilancio. Proprio da quell’anno il comune smise di avvalersi dei servizi della “Creset”, società privata che era stata demandata alla riscossione dei tributi.

Ribadendo come si debba invertire la tendenza per il rispetto delle date di approvazione del consuntivo e del previsionale, i giudici hanno segnalato un ritardo costante per i quattro anni presi in esame, evidenziando come i termini di approvazione non siano derogabili. Per il 2019 il comune poi non ha adottato le misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti e non ha adempiuto all’obbligo per evitare ritardi nei pagamenti e la formazione di debiti pregressi.

Con tutte queste criticità, i giudici,  accertando per il 2019 un risultato di amministrazione inattendibile, per il 2017 l’assenza totale di riscossione riguardo all’evasione tributaria, per il 2018 nessun accertamento e per il 2019 l’assenza di attività di accertamento e riscossione ed il superamento dei valori limite da parte dell’ente di alcuni parametri di deficitarietà in tutti gli esercizi contabili presi in esame, il comune deve adottare le misure correttive, ripristinare l’equilibrio di bilancio, far emergere e recuperare il disavanzo e lo devo fare entro il termine di 60 giorni.

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