giovedì, Luglio 3, 2025

Pescatore muore per overdose davanti alla casa del pusher, scoperta piazza di spaccio a Catania

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Pescatore ucciso da una dose di cocaina, il ritrovamento del cadavere fa scoprire una piazza di spaccio a Catania. I carabinieri erano intervenuti dopo la segnalazione del corpo di un 57enne in una palazzina di case popolari.

I soccorsi sono stati inutili, ma le indagini hanno permesso di smantellare una vera e propria piazza di spaccio a ‘gestione familiare’: quattro gli arresti. Due sorelle, il compagno di una delle due e il marito dell’altra dovranno rispondere a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

A gestire il traffico di droga nella sua casa, secondo l’accusa, Giuseppe Cannone, 57 anni, che si avvaleva della stretta collaborazione della compagna Alfia Litrico, di 42 anni, della cognata Adriana Litrico, di 28, e di suo marito Alfio D’Ignoti Parenti, di 31.

Dalle indagini dei carabinieri è emerso che il pescatore, cardiopatico, dopo una notte di lavoro in mare aveva comprato da loro della cocaina che avrebbe assunto davanti la palazzina di via Toledo dove è stato trovato senza vita.

Dopo la morte dell’uomo l’attività di spaccio della famiglia non si è fermata, è continuata, ricostruiscono i carabinieri, evitando la vendita agli acquirenti sconosciuti, come avvenuto con il pescatore, che continuavano a presentarsi fuori la loro porta per privilegiare le cessioni di quantitativi più consistenti di stupefacente esclusivamente ad acquirenti di fiducia.

Il gip ha disposto il carcere per Cannone e D’Ignoti Parenti e i domiciliari per le due sorelle, Alfia e Adriana Litrico.

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