“È fatto noto che il territorio nebroideo, comprendente anche il Comune di Ucria, di cui mi fregio di essere il Sindaco, da anni assiste ad una progressiva e costante decapitazione del diritto, costituzionalmente garantito, alla salute delle persone[…] si registra da giorno 15 agosto l’assenza dell’autoambulanza che, regolarmente, sosta lungo la via P. Bernardino a presidio delle emergenze segnalate anche dai Comuni limitrofi.”
È quanto viene riportato nella nota del 19 agosto inviata dal Sindaco di Ucria-Enzo Crisà- all’Assessorato Reg.le della Salute, all’ASP di Messina e ai sindaci dei Comuni contigui. Un disservizio che colpisce più volte l’anno la già fragile rete sanitaria del comprensorio.
Scrive ancora il primo cittadino: “Privare, pertanto, il Comune di Ucria di un servizio di emergenza 118 significa annientare il sistema di assistenza sanitaria in un bacino territoriale molto vasto e condannare a morte la sanità locale. In assenza di un presidio come l’ambulanza, infatti, i Comuni di Ucria, Raccuja, Sinagra e Castell’Umberto dovrebbero attendere l’intervento di altro servizio di emergenza proveniente da Comuni assai più distanti, ritardando il tempo di soccorso primario, la cui tempestività, nella maggior parte dei casi, si rivela vitale.
Ancor più grave la mancata comunicazione in merito da parte degli Enti competenti sulle ragioni dell’assenza dell’ambulanza e sui tempi di durata di tale arbitraria privazione.
Infine il sindaco “rappresenta che, in assenza di tempestivo riscontro, intraprenderà tutte le azioni che si diranno necessarie a garantire il ripristino dello status quo ante e ad individuare eventuali responsabilità.”