Un post di un consigliere di minoranza prima ed una interrogazione a risposta scritta a pochi giorni. Si scatena il dibattito politico a S. Agata di Militello sulla bretella di raccordo con l’asse mediano della SP Sant’Agata–Alcara-Cesarò. La strada, una regia trazzera che ricade nel territorio di contrada Orecchiazzi, era stata oggetto di interventi di recupero per un importo di 200.000 euro di cui 150.000 per lavori e 50.000 per spese tecniche, già eseguiti, ma che è rimasta chiusa al transito dal 2012, ed accezione che per i residenti. I lavori erano stati interamente finanziati dal Ministero dell’Interno con fondi statali ex Legge 145/2018. Nei giorni scorsi il consigliere di minoranza Giuseppe Puleo aveva avanzato dubbi sull’utilità dell’investimento fatto su una strada fruibile per i soli residenti, sollevando un vespaio di polemiche.
Dopo l’attacco della minoranza, lo scorso 7 agosto il comando di Polizia municipale ha emesso nuova ordinanza, la 104/2025, riaprendo al transito per tutti, con doppio senso di circolazione e divieto di sosta su entrambi i lati. Ma a quanto pare la situazione non sarebbe affatto risolta. A sollevare il problema è, infatti, il consigliere di maggioranza Alberto Ferraù, che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta. Ferraù, evidenziando la larghezza sotto soglia di legge della carreggiata, l’assenza di marciapiedi e il rischio per la sicurezza dei pedoni e residenti, paventa la possibilità che l’ultima ordinanza violi le disposizioni del codice della strada in materia e chiede di revocare l’atto. Di fare quindi dietro-front. Resta da capire cosa deciderà l’amministrazione Mancuso.
E mentre infiamma la polemica, soprattutto via social, tra coloro che commentano che i soldi dello Stato sono stati investiti per un’opera non fruibile da tutti e chi, peggio, insinua che la strada sia ormai ad “uso privato”, i fari restano puntati sulla gestione amministrativa del comune e sulle tante storiche criticità che riguardano il territorio santagatese, tra toni spesso sopra le righe, allusioni e tensioni perenni.