“FocalizziAmoCi: il dono di una nuova prospettiva” è stato il tema del campo-scuola degli adulti di Azione Cattolica della diocesi di Patti, tenutosi nel Centro Pastorale “Maria Santissima del Tindari” di Castell’Umberto, al quale hanno partecipato 42 adulti provenienti da 9 parrocchie.
L’icona è stato il brano, tratto dal Vangelo di Matteo, della Trasfigurazione di Gesù
“e l’intento – sottolinea il responsabile del Settore Adulti Emilio Coppolino – è stato porre
l’attenzione sulla vita adulta che, al di là di una prospettiva tradizionale che vedeva gli adulti come delle persone ormai pienamente realizzate nelle proprie dimensioni essenziali (famiglia, lavoro, amicizie, legami affettività), è diventata imperfetta, in continuo divenire, spesso messa in discussione da nuove proposte culturali.
Lo scopo del campo, quindi, è stato quello di andare oltre le apparenze, come Gesù che si presenta ai suoi, abituati a vederlo nella quotidianità, in una dimensione totalmente nuova nella Trasfigurazione”.
Molto interessante è stato l’intervento di don Davide Paglia, assistente regionale per il settore Adulti di AC, che si è soffermato su “L’imperfezione come opportunità”, evidenziando come il cristiano “sia innanzitutto colui che ha la capacità di fare domande e non di dare risposte; il Vangelo, infatti, nasce da una “pro-vocazione”, cioè da una “chiamata per”.
Viviamo in un tempo in cui Dio continua a fare storia, una storia che vorremmo scrivere perfetta e per questo guardiamo al passato”. “il più grande peccato della Chiesa – ha aggiunto don Paglia – è la retropia, cioè guardare sempre lo specchietto retrovisore; in realtà, ciò che manda avanti la Chiesa non è il passato ma la prospettiva. Bisogna abbandonare la spiritualità della perfezione per ripartire da ciò che siamo: degli imperfetti affascinati.
Imperfetto vuol dire “non fatto del tutto” e il nostro compito è quello di portare a compimento la storia, di contaminarci dentro di essa per ritrovare la prospettiva”.
Don Maurizio Provenzale, assistente diocesano degli Adulti, ha guidato la mattinata di spiritualità, offrendo una lectio sul brano evangelico della Trasfigurazione, mentre la dottoressa Elisa Ruggeri, psicoterapeuta impegnata nella Pastorale Familiare Regionale ha aiutato “ a leggere” le dinamiche all’interno della famiglia “per scoprire quali siamo i percorsi e le modalità più adatti per riscoprire i sentimenti belli, per saper riattivare il dialogo, per saper leggere in una prospettiva di bene anche i conflitti”.
Il campo si è chiuso con gli “esercizi di laicità” proposti dai cammini formativi dell’associazione, attraverso una tavola rotonda alla quale hanno dato il proprio contributo i coniugi Nicola e Mariella Arrigo, impegnati nella Pastorale Familiare della diocesi, Dario Botta, responsabile del Progetto Policoro, e Giovanni Piraino, medico in pensione.
“Con loro – spiega la responsabile diocesana Adulti Giusy Ocera- abbiamo affrontato nel concreto la sfida della testimonianza di fede negli ambiti della famiglia, del lavoro e della professione medica”.