Il cantastorie Luigi Di Pino sarà a Sorrentini, frazione di Patti, per la festa di “Santu Toduru”; con lui il professore Sergio Bonanzinga, tra i massimi studiosi italiani di etnomusicologia.
Di Pino sarà protagonista domenica 10 agosto nella Chiesa Madre di Sorrentini, frazione del Comune di Patti, all’interno della tradizionale festa di San Teodoro, patrono della comunità e nell’ambito dello ZammarArt Fest ideato da Nicola Calabria, figura di riferimento per la valorizzazione del territorio attraverso l’arte e la memoria, con la direzione artistica di Emanuela Segreto.
Calabria, noto per la sua capacità di trasformare luoghi marginali in epicentri culturali, con eventi che uniscono tradizione, innovazione e partecipazione collettiva, negli anni ha dato vita a manifestazioni che riscattano l’identità locale e la proiettano in una dimensione aperta e inclusiva.
Alle ore 10.45, Di Pino, preceduto dall’intervento del professore Bonanzinga, porterà in scena, in anteprima, la sua ultima opera ‘Vita miraculi e morti di santu Toduru’, composta poeticamente in 43 sestine di endecasillabi in lingua siciliana e musicata in originale. L’opera prende vita attraverso un racconto visivo e sonoro di circa trenta minuti, articolato in undici quadri illustrati dall’autore stesso, in un intreccio tra voce, pittura e musica capace di toccare corde profonde dell’anima e della memoria collettiva.
A seguire, alle ore 12.00, l’atmosfera di festa sarà arricchita dall’esibizione musicale di Rosario Altadonna alla bifara e Michele Piccione al tammurinu. Il contributo artistico di Luigi Di Pino si inserisce così nel cuore dei riti religiosi e delle tradizioni popolari di Sorrentini, accanto a momenti fortemente identitari come la suggestiva processione delle ‘Pannuse’ e il solenne ‘Ballo del Santo’.
Lo “spettacolo” di Di Pino si conferma come uno degli snodi artistici e culturali più intensi di questa estate siciliana, portando nei luoghi della fede e della festa una narrazione che restituisce dignità e valore alla cultura popolare. Il legame con il professore Bonanzinga, ordinario di Etnomusicologia all’Università di Palermo, studioso che ha dato voce e metodo scientifico alle tradizioni orali dell’isola, conferisce all’intero percorso artistico un’autorevolezza rara, che affianca alla dimensione spettacolare un respiro antropologico e accademico.
Ancora una volta, Luigi Di Pino si fa interprete di un racconto che è radice e visione, affondo nella storia e gesto d’amore per la propria terra. Due eventi da vivere come esperienze artistiche e spirituali, per riscoprire la bellezza antica e moderna della Sicilia che canta e racconta.
le foto sono di Pino Parisi