venerdì, Agosto 1, 2025

“Spose, un Secolo di Eleganza”: un trionfo di stile e di storia a Mirto

Una passerella di abiti Spose un secolo di eleganza

Ieri sera (giovedì 31 luglio), la Piazza del Duomo di Mirto si è trasformata in un palcoscenico a cielo aperto per “Spose, un Secolo di Eleganza”, un evento che ha incantato un pubblico numeroso e partecipe.

La manifestazione non è stata solo una sfilata, ma un vero, racconto di tradizioni, emozioni e cultura, promosso dal Comune di Mirto e sostenuto dall’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica.

L’evento ha offerto un affascinante viaggio nella storia dell’abito da sposa in Sicilia, grazie alle preziose collezioni del Museo del Costume e della Moda Siciliana custodite al Palazzo Cupane di Mirto.

Gli abiti in scena hanno narrato epoche, storie d’amore e di famiglie, dal primo Novecento fino agli anni Settanta, con un emozionante focus su un abito di Piana degli Albanesi risalente a prima dell’Ottocento, mai presentato prima e testimone della ricca tradizione arbëreshe.

Il Sindaco di Mirto, Maurizio Zingales, ha sottolineato l’importanza e il valore di questa istituzione culturale. “Il Museo del Costume e della Moda Siciliana rappresenta un tesoro inestimabile per la nostra comunità, per l’intera Sicilia e non solo,” ha dichiarato. “È un luogo dove la storia e l’artigianato si fondono, conservando e tramandando un patrimonio unico che parla di identità e bellezza. Eventi come ‘Spose, un Secolo di Eleganza’ ci permettono di valorizzare ancora di più questo patrimonio e di renderlo accessibile a tutti.”

Il pubblico ha potuto ammirare abiti popolari che un tempo non erano solo bianchi, ma anche colorati, realizzati dalle più importanti sartorie siciliane per le famiglie dell’isola, a testimonianza di un patrimonio artigianale e culturale che ancora oggi incanta.

Il direttore del Museo, Architetto Giuseppe Miraudo, ha arricchito l’esperienza dei presenti con alcuni suoi momenti. “Ogni abito racconta una storia, un’epoca, un pezzo della nostra cultura,” ha spiegato Miraudo dopo ogni sfilata. “Il nostro obiettivo è proprio quello di far rivivere queste narrazioni, offrendo al pubblico non solo la bellezza estetica, ma anche il profondo significato storico e culturale di ogni pezzo esposto.”

In scena, un momento speciale è stato dedicato alle creazioni da sposa della celebre Mimma Ferraro“A Madama”,  messinese d’adozione e considerata una  pioniera dell’alta moda in Sicilia. La Ferraro intrattenne contatti con icone internazionali dello stile come Coco Chanel, Balenciaga e Dior, e fu amatissima dalla borghesia del tempo per la raffinatezza delle sue creazioni.

L’ultima parte ha celebrato le grandi firme che segnarono l’ascesa delle case di moda negli anni Settanta, rivoluzionando i gusti delle spose e aprendo la strada a un nuovo concept di “eleganza in white”.

La serata è stata condotta dalla giornalista Patrizia Casale,  ospite d’onore la talentuosa cantante Alessia Di Bella, già nota per le sue collaborazioni con Riccardo Fogli, Ricchi e Poveri, e Ricki Portera che ha interpretato  “L’hymne à l’amour” di Edith Piaf,  “La nevicata del ’56” di Mia Martini e  “Never Say Can Goodbye”di Gloria Gaynor.

Il gran finale ha regalato un’esplosione di gioia: un’emozionante marcia nuziale con tanto di matrimonio davanti alla chiesa e poi l’uscita gioiosa di un gruppo di bambini che hanno coinvolto con la loro innocente allegria  l’intero pubblico, che ha partecipato con entusiasmo a questo evento che ha celebrato la grande moda del Museo del Costume e della Moda Siciliana custodita al Palazzo Cupane di Mirto.

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