Sarà inaugurata mercoledì 30 luglio alle ore 19.30 la mostra “Narrazioni Visive”, un evento a cura di Massimo Scaringella, uno dei più attivi e riconosciuti promotori dell’arte contemporanea italiana all’estero, nel nuovo “Spazio Mediterraneo”, un nuovo luogo per l’arte contemporanea voluto dalla Fondazione Musarra.
Si potrà visitare fino al 31 agosto. è un evento per arricchire il panorama culturale della città di Capo d’Orlando e offrirsi come punto d’incontro internazionale per artisti e appassionati.
Ad inaugurare il nuovo spazio questa, che riunisce artisti di provenienze geografiche e poetiche diverse: dal Brasile alla Cina, dall’Argentina alla Finlandia, oltre a importanti presenze italiane. Le loro opere, tra pittura, fotografia, installazioni e scultura, raccontano storie, evocano memorie, indagano identità personali e collettive.
Tra gli artisti in mostra:
- Karina Amadori (Brasile) con opere che traducono in immagini una spiritualità intensa;
- Lucia Calabrino (Argentina), che esplora la forza e la fragilità dell’essere donna;
- Titti Faranda, con le sue installazioni sospese tra metafora e memoria;
- Luciana Ghisi, interprete di un linguaggio pittorico puro ed essenziale;
- Franco Giletta, che restituisce l’essenza del reale;
- Flavia Mitolo, che cattura e restituisce l’energia invisibile dell’animo umano;
- Michele Moschetto, che mette in dialogo pietra e pixel;
- Arndt Christian Muller, con i suoi “martelli” che vibrano di storie operaie;
- Michel Oz, che ricicla manifesti urbani per farne opere uniche;
- Ermanno Polla, che intreccia memoria e cambiamento;
- Tuomo Rosenlund, che gioca tra ironia e malinconia;
- Guita Soifer, poetessa della memoria stratificata;
- Michele Stanzione, che cattura il tempo attraverso la luce;
- Enzo Tardia, che invita a perdersi tra forme e colori.
Il nuovo spazio e la mostra sono espressione concreta della sensibilità della Fondazione Musarra, istituita nel 2003 da Alfonsina Musarra per onorare la memoria dei genitori e del fratello Calogero, con la direzione di Enzo Favazzi. Attiva nel campo sociale, della ricerca scientifica e della cultura, la Fondazione ha voluto aggiungere questo tassello per dare alla città un luogo dove arte e pensiero possano continuare a incontrarsi e crescere insieme.
Lo Spazio Mediterraneo non vuole essere solo una galleria, ma un centro di gravità per nuove esperienze, un luogo capace di accogliere linguaggi diversi e generazioni diverse, facendo dialogare la tradizione con la contemporaneità, diventando simbolo di continuità e di apertura: un nuovo contenitore per incontri, scambi e sperimentazioni, che guarda al Mediterraneo come crocevia di culture e linguaggi.