lunedì, Luglio 21, 2025

Milazzo – Ragazza invalida deve attendere oltre 18 mesi per una risonanza. Il Codacons presenta esposto

Medici
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Codacons ha formalizzato un esposto alla Procura della Repubblica di Messina in relazione all’attesa fissata per una risonanza magnetica a carico di una 23enne di Milazzo, invalida all’80% e affetta da sindrome di Behçet, per la quale il servizio sanitario ha programmato

La famiglia della ragazza, stremata da ritardi inaccettabili, si è già rivolta ai carabinieri. Oltre diciotto mesi di attesa, nonostante la grave condizione clinica e le tutele garantite dalla legge, rappresentano per l’associazione una violazione palese del diritto alla salute sancito dalla Costituzione.

“Pretendiamo risposte concrete e immediate. Non basta invocare riforme, servono ispezioni, sanzioni e una tutela effettiva dei pazienti disabili. È inconcepibile che nel 2025 un’invalida debba aspettare un esame fondamentale per oltre un anno e mezzo. I siciliani non sono cittadini di serie B”, afferma Codacons.

L’associazione chiede al ministro della Salute Orazio Schillaci di inviare ispettori per accertare le responsabilità e rimuovere ogni ostacolo all’accesso prioritario alle prestazioni sanitarie per le persone con disabilità, come previsto dalla normativa vigente. Contestualmente, il Codacons sollecita l’attivazione di un piano straordinario per ridurre drasticamente le liste d’attesa in Sicilia, anche mediante l’impiego di strutture convenzionate e l’ampliamento dell’offerta sanitaria nei giorni festivi.

Il caso della ragazza di Milazzo non è isolato. In tutta l’isola si moltiplicano i casi di cittadini costretti a pagare e ricorrere a strutture private per ottenere esami e cure tempestive.

“La sanità pubblica ha il dovere di proteggere prima di tutto chi è più debole. Se non è in grado di farlo, significa che il sistema va rifondato e che le responsabilità devono essere accertate», incalza l’associazione. “Abbiamo assistito a troppe parole e troppi piani annunciati. È il momento di passare ai fatti”.

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