sabato, Luglio 19, 2025

Santo Stefano di Camastra – Le vittime della truffa acquistavano cani sul web senza mai riceverli: disposti due obblighi di dimora

Carabinieri CC Santo Stefano di Camastra (1)

I Carabinieri di Santo Stefano di Camastra coordinati dal maggiore Angelo Salici hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Gip del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò nei confronti di due soggetti, colpiti dall’obbligo di dimora nel comune di residenza, con prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione in determinate fasce temporali.

Sono due soggetti conviventi, entrambi residenti in Santo Stefano di Camastra, ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro, del reato di truffa aggravata su tutto il territorio nazionale, commesso ai danni di sette persone in un arco di temporale compreso dall’anno 2020 fino all’anno 2022.

Nello specifico si contesta la commissione di almeno cinque operazioni truffaldine commesse attraverso l’utilizzo di strumenti informatici, tali da indurre in errore le potenziali vittime ignare delle “effettive intenzioni truffaldine di chi offre in vendita beni senza alcune intenzione di consegnarli”.

Lo schema delittuoso, ormai ben collaudato, consisteva nel proporre in vendita, attraverso il web, animali d’affezione, nella fattispecie cani domestici di piccola taglia (cuccioli di barboncino, Yorkshire, etc.), a prezzi estremamente convenienti; una volta pubblicato l’annuncio, gli indagati, che si spacciavano per gestori di un allevamento di cani di tali razze, venivano contattati dalle potenziali vittime. Queste ultime, una volta pattuito il prezzo e visionato attraverso il web l’immagine del cucciolo acquistato on line, procedevano ad effettuare i pagamenti su conti correnti, medianti appositi bonifici senza mai ricevere l’animale promesso ed acquistato.

Il bottino realizzato consisteva, di volta in volta, in somme di denaro ammontanti a svariate centinaia di euro. Entrambi gli indagati, peraltro, risultavano già condannati in via definitiva per analoghe attività, poste in essere negli anni precedenti, avendo già commesso lo stesso identico tipo di attività ai danni di numerose altre persone.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti sono state svolte dalla Stazione Carabinieri di Santo Stefano di Camastra; sono consistite nell’analisi delle transazioni bancarie, conti correnti e relativi movimenti ad essi associati nonché all’individuazione, attraverso le dichiarazioni rese dalle persone offese ed ai contatti intercorsi durante le vendite, dei soggetti che avevano realizzato tali condotte delittuose.

 

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