giovedì, Luglio 17, 2025

Barcellona Pozzo di Gotto: morte badante russa, autopsia e perizia sui telefonini dell’indagato

Polizia Barcellona

Sarà l’esito dell’autopsia a chiarire le circostanze della morte di Raisa Kiseleva, la badante russa ritrovata morta a Barcellona Pozzo di Gotto nel greto del torrente Longano il 12 luglio scorso. Per questi fatti c’è al momento un uomo indagato di omicidio, un sessantenne, che è difeso dall’avvocato Giuseppe Ciminata.

L’uomo era stato già sentito dai magistrati e nel corso dell’interrogatorio sono emersi particolari che gli inquirenti ritengono siano importanti per le indagini. La donna sarebbe stata ospite nella casa del sessantenne, con il quale non aveva una relazione, ma che frequentava.

Un giorno si era allontanata da casa, per raggiungere Messina e poi sarebbe stata convinta a ritornare a Barcellona Pozzo di Gotto. Secondo il racconto dell’indagato, mentre erano seduti sul greto del torrente e bevevano vino, la donna è caduta accidentalmente nel torrente. L’uomo a quel punto si è impaurito ed è fuggito da quel sito.

A questo punto per gli inquirenti si rivelano determinanti l’esito dell’autopsia sul corpo della donna, per avere chiarezza sulle cause della morte e avere anche i riscontri su quanto dichiarato dall’indagato e poi anche la perizia sui sei telefonini in possesso dell’uomo, dai quali poter estrarre i dati e capire se ci sono elementi utili all’indagine coordinata dalla procura della repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e dal commissariato del Longano.

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