mercoledì, Luglio 16, 2025

Docente universitario fu definito “negazionista” e “antivax”: condannato per diffamazione il quotidiano online “La Repubblica”

tribunale

Quell’articolo pubblicato il 29 dicembre 2020 sul quotidiano online “La Repubblica” era di natura diffamatoria. Da qui la condanna al risarcimento del danno, più rivalutazione spese ed interessi, a favore del docente dell’Università Careggi di Firenze Filippo Festini, per oltre 70 mila euro. Così il giudice monocratico del tribunale di Pistoia Lucia Leoncini, nella causa intercorsa tra il docente universitario Filippo Festini, rappresentato dall’avvocato Salvatore Cirilla ed il quotidiano online Repubblica, rappresentato dall’avvocato Maurizio Martinetti.

Per il legale di Festini, l’avvocato Salvatore Cirilla, che è anche assessore al comune di Capo d’Orlando, nel caso in oggetto, non poteva essere invocato il diritto di critica, evidenziando inoltre come per due volte fosse stata negata le rettifica, richiesta che dunque rimase inevasa.

Nell’articolo in contestazione Festini era stato definito negazionista e antivax sulla base del contenuto di alcuni post apparsi nei giorni precedenti sul suo profilo Facebook; la controparte, dal canto suo, aveva chiesto nel merito il rigetto delle richieste del docente, poiché manifestamente infondate.

Il giudice invece ha ribadito come le richieste avanzate meritassero accoglimento e che dovesse riconoscersi la natura offensiva e diffamatoria delle espressioni presenti nell’articolo.

Dai documenti prodotti in giudizio è stato evidenziato inoltre come i post, che poi sollecitarono la pubblicazione dell’articolo, avessero portata o contenuto in parte diverso e in parte comunque ben più ampio e motivato di quello preso in considerazione per l’articolo incriminato.

Per il resto nell’articolo è stata offerta una visione parziale delle dichiarazioni del professore Festini sulla tematica vaccinale, non evidenziando altresì le motivazioni qualificanti per le quali il docente aveva deciso di non vaccinarsi.

In conclusione, accertata e dichiarata la natura diffamatoria dell’articolo, il giudice Lucia Leoncini ha disposto il risarcimento del danno, più rivalutazione, spese ed interessi, per oltre 70 mila euro, la pubblicazione della sentenza sul quotidiano online e la rimozione dell’articolo dalla testata online e dagli archivi informatici della stessa.

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