“Da Acquedolci a Gioiosa Marea, qual è la qualità delle acque di balneazione?” Se lo chiede Salvatore Gurgone, Presidente di Legambiente Nebrodi Circolo “Tiziano Granata”, dopo una serie di segnalazioni giunte da più parti anche alla nostra redazione, circa la presenza di acqua torbida, schiuma e chiazze scure.
“Il tratto di litorale osservato deve la propria (decantata) economia turistica al paesaggio costiero ed alla fruizione delle spiagge. Anche per questo, oltre che per garantirne la fruibilità ai propri abitanti, va tutelato e salvaguardato dall’inquinamento marino, dall’erosione costiera e dalla privatizzazione selvaggia. Restando alla qualità delle acque, che proprio in questi giorni allarma i bagnanti, si riscontrano vistose inadeguatezze e carenze nella gestione dei depuratori esistenti, segno evidente di una grave e persistente sottovalutazione del problema” scrive Gurgone, che addebita a molte amministrazioni locali un mancato impegno nella cura delle risorse ambientali del territorio.
Secondo Legambiente, ad oggi solo due impianti funzionano bene: quello del Consorzio ECO3 per i comuni di Piraino, Sant’Angelo di Brolo e Brolo e quello di Rocca di Capri Leone. E gli altri impianti? Abbiamo quindi fatto una rapida ricognizione dello stato dei depuratori della zona. La situazione con soluzione più lontana sembra essere quella del depuratore consortile che serve i Comuni di Sant’Agata di Militello ed Acquedolci. I lavori di adeguamento erano stati consegnati nel 2020, per poi essere stoppati nel 2021, quando fu scoperto un vecchio sito di stoccaggio di rifiuti nell’area dei lavori. Dopo attente analisi preliminari del suolo e il reperimento dei fondi necessari alla bonifica – circa 800 mila euro – solo lo scorso settembre l’ufficio del commissario straordinario unico per la depurazione ha indetto la gara d’appalto per lo smaltimento dei materiali residui, gara che ad oggi è in fase di aggiudicazione. I lavori, presumibilmente, dovrebbero partire entro la fine di quest’anno.
A Torrenova il nuovo depuratore di c.da Zappulla è, invece, pronto. Nella giornata di ieri il comune ha ricevuto l’autorizzazione allo scarico e a giorni sarà fatta la messa in prova. Intanto continua a funzionare il vecchio impianto, con tutti i limiti del caso.
A Capo d’Orlando, dopo anni di attesa, lo scorso settembre sono finalmente iniziati i lavori di potenziamento dell’impianto che dovrebbero concludersi nel dicembre del 2026. L’attuale impianto funziona in maniera ridotta e non garantisce la depurazione delle acque di scarico che finiscono in mare inquinandolo con un alto tasso di materia organica non trattata. A Gioiosa Marea/Zappardino è stata di recente aggiudicata la gara d’appalto, ma i lavori non sono ancora stati avviati.
“E’ evidente il degrado delle acque di balneazione” ci dice Salvatore Gurgone di Legambiente al telefono “ma il problema non è solo la funzionalità dei depuratori. Sarebbe auspicabile un’intensificazione dei controlli previsti sugli smaltimenti illegali dei reflui provenienti da insediamenti (paradossalmente anche turistici) sparsi sulle nostre coste” conclude Gurgone, alludendo alla possibilità che possano esistere scarichi abusivi, situazione per altro già segnalata alle competenti autorità.
Foto gentilmente fornita da Giuseppe Puleo.