Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti, Dott. Andrea La Spada, ha depositato l’ordinanza di archiviazione del procedimento penale aperto a carico di un pensionato di Alcara Li Fusi con l’ipotesi accusatoria di omicidio stradale, in relazione ad un incidente verificatosi l’11 gennaio 2024 nello stesso comune nebroideo, nel quale purtroppo perse la vita Paolo Zaiti, di soli 21 anni.
Sotto esame la ricostruzione della dinamica del contatto di striscio avvenuto lungo la strada di penetrazione agricola stradale 161, in contrada Feri, tra l’autovettura condotta dal pensionato, difeso nel procedimento dall’avvocato Massimiliano Fabio, e quella condotta dalla vittima, con a bordo altri tre giovani, che procedeva in senso contrario.
Il contatto avvenne a ridosso di una curva piuttosto stretta e, secondo quanto ricostruito dalle perizie tecniche, l’uomo che procedeva in salita “mantenendo regolarmente la propria mano di percorrenza ad una velocità particolarmente moderata” accorgendosi dell’altro mezzo “deviava verso destra portandosi al limite estremo della strada quasi a ridosso del guard-rail, al fine di cedere più spazio possibile alla vettura, come indicato da una traccia di scarrocciamento rilevata dai carabinieri al limite della strada”. Poco dopo l’urto l’autovettura che procedeva in discesa “scavalcava il guard-rail ed iniziava la caduta nella scarpata latistante la strada”, dinamica da cui purtroppo scaturì il decesso del conducente.
Esprimendosi a seguito dell’atto di opposizione alla precedente richiesta di archiviazione già formulata dal pubblico ministero, il Gip ha quindi confermato come le risultanze delle attività svolte dal consulente tecnico del PM, cui è stata richiesta un’integrazione in relazione alle stesse osservazioni critiche formulate dai periti delle parti offese, “consentono di escludere senza dubbio ogni responsabilità in ordine alla condotta di guida dell’indagato”. Escluse infine anche le residue ipotesi sulla configurabilità di una presunta omissione di soccorso da parte dell’uomo e della responsabilità in carico all’ente titolare della strada per condizioni e tipologia del guard rail.
“L’archiviazione conferma l’estraneità alle contestazioni del mio assistito che, nella repentina dinamica ed in condizioni di forte oscurità, non si rese nemmeno conto dei drammatici sviluppi e, giova ricordarlo, appreso ore dopo dell’incidente si presentò spontaneamente alle forze dell’ordine per riferire dell’episodio – commenta l’avvocato Massimiliano Fabio –. L’archiviazione gli restituisce dunque la serenità di non essere in alcun modo responsabile nel contesto di quella che è stata una gravissima tragedia che ha segnato profondamente la comunità tutta, strettasi attorno dolore di familiari ed amici della giovane vittima”.