venerdì, Luglio 4, 2025

Dal 10 al 12 Luglio torna Radica Festival a San Marco d’Alunzio: tre giorni d’arte, inclusione e condivisione

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Radica è tornato ed è pronto a regalare condivisione, arte ed emozioni in quella che sarà la settima edizione del festival organizzato dalla Tre60 Lab e patrocinato dal Comune di San Marco d’Alunzio. Come sempre, ad ospitare il festival sarà l’ex Monastero Badia Grande di San Marco, un luogo magico e pregno di storia in cui riscoprire i valori dell’inclusione e della collettività.

Radica è un festival gratuito e aperto a tutti promosso dalla Tre60Lab, che dal 2015 si occupa di riqualificazione sociale e rigenerazione urbana sul territorio messinese, con l’obiettivo di far riscoprire ai cittadini l’importanza di spazi pubblici che siano realmente aperti e accessibili a tutti. Il festival rappresenta il corollario ideale della filosofia che anima l’associazione, che vuole in primo luogo sostenere e portare avanti una nuova idea di comunità.

 Quest’anno inoltre Radica aumenta la sua durata. Per la prima volta infatti, il festival si svolgerà non più in due ma in tre giorni di performance teatrali, danza, esposizioni d’arte visiva e concerti live. La speranza è quella di far immergere gli ospiti in un’atmosfera fatta di amore e inclusività. Un evento che vuole essere aperto a tutti e che per questo ha anche voluto fortemente ospitare, per tutta la durata del festival, il laboratorio creativo di Marcella Cilona, in cui chiunque può diventare parte attiva nella realizzazione di un’opera dove tutti possono partecipare.

Il festival apre ufficialmente le sue porte il 10 Luglio alle ore 20 con l’inaugurazione dell’esposizione di arte visiva alla presenza degli artisti (Alice Valenti, Lorenzo Cassarà, Andrea Sposari, Francesco Algeri, Trinidad, Vincenzo Scuscetta e Mohammad Sabaaneh).

Alle ore 22 ci sarà il concerto Mattia Camuti e Fabrizio Scianò, due compositori che per la prima volta si incontrano grazie a Radica, per regalarci un’esperienza live unica nel suo genere. A chiudere il primo giorno sarà invece il Dj Set di Sumbakkos, eclettico artista dei Nebrodi con un live in grado di spaziare dal calore della house all’alienazione comunitaria della tribe.

L’’11 Luglio si aprirà invece con la performance sperimentale Multispecies Room di Dara Siligato e Totò Volturno. Una viaggio che ci porterà al confine ultimo tra arte e scienza per ricordarci quanto sia importante vivere in sintonia con la natura e preservarne la biodiversità. Alle ore 22:30 arrivano direttamente dalla Puglia le Cumbinate, una famiglia composta da sette musiciste pronte a farci riscoprire i ritmi ancestrali delle mitologie afro-amerindie spaziando dalla world music all’afro beat. A chiudere la seconda giornata del festival sarà il Djset di Radio Tropico AM, un’esclusiva selezione in vinile in grado di fondere ritmi tribali ed elettronica del Dj palermitano Vincenzo Allotta.

Il 12 Luglio sarà invece la terza e ultima giornata del festival che si aprirà all’interno di una location inedita, nel cuore di San Marco. Per la prima volta infatti Radica ospiterà due eventi all’interno dell’Auditorium di Santa Maria dei Poveri, frutto di una collaborazione tra la Tre60 Lab e l’associazione Borgo in Musica, una realtà che da anni lavora con impegno e dedizione all’interno del tessuto sociale di San Marco, e che per questo rappresenta un valore aggiunto per Radica.

Alle ore 15, partirà il laboratorio di teatro di Patrizia Ferrari del Teatro Sofia: un workshop che condurrà i partecipanti a conoscere e sperimentare la funzione narrativa del coro. Toccherà poi alle ore 19 a Rewilding. La musicista Bronagh Slevin ci porterà a conoscere le sue origini irlandesi sondando i confini della sua voce del violoncello, in un viaggia incantato unico nel suo genere.

Alle ore 21e30 ci sarà invece la performance teatrale Rivelazioni dove Giada Baiamonte, Fabiola Arculeo e Marzia Coniglio metteranno in scena un ritratto del femminile ironico e disincantato. Alle 22e30 sarà invece la volta degli Afrodream, pronti a inondare il Monastero con una fusione tra ritmi africani e melodie più tipicamente occidentali per un sound in grado di unire tradizione e sperimentalità.

A chiudere ufficialmente il festival sarà il Dj Set di Kristian Kouyate, musicista e produttore italiano classe 1982 e tra i primi nel Sud Italia ad aver diffuso e fatto conoscere la cultura musicale Afro. Sarà lui a regalare l’ultimo ballo ai presenti con un viaggio sonoro che unisce il mondo africano alla cultura elettronica.

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