Dallo scoppio della guerra in Ucraina al primo segno: “mamma”.
È cominciato così il cammino del piccolo Artem, sordo dalla nascita, insieme alla mamma Yana e alla nonna, accolti a braccia aperte da San Salvatore di Fitalia grazie al progetto SAI. Tra visite, dispositivi acustici e incontri toccanti, Artem ha conquistato tutti con la sua dolcezza e la sua luce. E oggi, mamma e nonna hanno trovato un piccolo lavoro in paese, scegliendo di restare e continuare la loro vita proprio qui.
Sono la terza famiglia del progetto SAI che, una volta concluso il percorso, ha deciso di restare nel borgo. Un segno concreto che l’integrazione non è solo un ideale, ma una realtà possibile, giorno dopo giorno, relazione dopo relazione.
Con l’ultimo giorno nel SAI si chiude solo un capitolo: il loro nuovo inizio parte da qui. A noi hanno lasciato cultura, affetto e insegnamenti. A loro abbiamo cercato di offrire strumenti, ascolto e un domani possibile.
“Grazie per aver scelto – dichiara il sindaco Giuseppe Pizzolante – San Salvatore di Fitalia come nuova casa. Siamo più ricchi… anche grazie a voi. Un ringraziamento a tutta la comunità, all’istituzione scolastica, al consorzio Rete Economia civile “Sale della Terra” e a tutta l’equipe del SAI San Salvatore di Fitalia “Sale della Terra” che giornalmente sono al servizio di questa bella realtà.”