martedì, Luglio 1, 2025

Cibo e ambiente, UniMe conferisce il Dottorato di Ricerca Honoris Causa a Carlo Petrini di Slow Food

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Nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina si è tenuta, lunedì 30 giugno, la cerimonia di conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa in “Scienze Umanistiche” a Carlo Petrini, Presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e fondatore di Slow Food, organizzazione internazionale, nata nel 1989, che promuove la biodiversità alimentare, il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità, insieme a un’educazione alimentare che valorizza la cultura e il diritto al cibo buono, pulito e giusto per tutti.

L’evento è stato anche l’occasione per riflettere sull’importanza della gastronomia come settore multidisciplinare che non può essere slegata dalla nostra cultura, tradizione e identità. Infatti, Petrini ha sottolineato come il cibo sia un elemento che definisce la nostra identità e come la sua produzione e consumo abbiano un impatto significativo sull’ambiente, sulla società e, perciò, su tutti noi.

Petrini, noto gastronomo e sociologo piemontese, ha elaborato una nuova idea di gastronomia che guarda al cibo come risultato di processi culturali, storici, economici e ambientali. La sua visione multidisciplinare punta alla salvaguardia e valorizzazione delle produzioni attente alla salute del Pianeta e ai diritti dei lavoratori.

La sua figura è riconosciuta a livello internazionale, grazie al suo impegno ambientale e nel settore dello sviluppo sostenibile ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio “Campioni della Terra” delle Nazioni Unite nel 2013 e il titolo di “Eroe Europeo” da parte della rivista Time Magazine nel 2004.

La Laudatio è stata affidata al prof. Giuseppe Giordano, ordinario di Storia della Filosofia, che ha sottolineato l’importanza dell’opera di Petrini nella creazione di un nuovo filone multidisciplinare quale lo Slow Food. Inoltre, ha evidenziata la necessità sempre più stringente di una transizione ecologica, ricordando come, nel 2008, Carlo Petrini sia stato l’unico italiano ad essere inserito nell’elenco delle “50 persone che potrebbero salvare il mondo”, redatto dal quotidiano anglosassone “The Guardian”.

Il dott. Petrini ha tenuto una Lectio Doctoralis sul tema “Il rapporto tra uomo e natura al centro di un nuovo umanesimo”, ponendo una riflessione sul rapporto tra uomo e natura e sottolineando l’importanza di una maggiore consapevolezza, anche nelle scelte dei prodotti e delle filiere di produzione. Tutto questo si collega alla necessità odierna di una transizione ecologica.

Erano presenti, insieme alla Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, anche, il Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, prof. Giuseppe Ucciardello, la Coordinatrice del Dottorato in Scienze Umanistiche, prof.ssa Caterina Malta e il Direttore Generale, dott. Pietro Nuccio.

La cerimonia di conferimento del Dottorato di Ricerca Honoris Causa ha permesso di riflettere sull’importanza del cibo come elemento centrale della nostra cultura e della nostra identità; sull’importanza della gastronomia come settore multidisciplinare che non può essere slegata dalla nostra cultura, tradizione e identità e che può contribuire a creare un nuovo umanesimo, più consapevole e sostenibile.

È stata anche l’occasione per celebrare l’impegno di Petrini e Slow Food nella promozione della biodiversità alimentare, del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Tra i più importanti progetti realizzati da Slow Food vi sono gli Orti in Africa, l’Orto in Condotta, l’Arca del gusto e i Presìdi Slow Food.

 

Dalila Grimaldi

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