Credo che si sia detto tutto sulla situazione delle case popolari di via Lucio Piccolo di Capo d’Orlando, perché, su questo argomento, abbiamo cercato sempre di essere chiari. Questa mattina il Sunia, la Cgil e alcuni assegnatari si sono ritrovati davanti a Palazzo Europa, per chiedere ciò che era stato promesso precisamente oltre 127 giorni fa e cioè il collegamento a cascata con l’impianto fognario comunale di via Piave.
La protesta del Sunia e della Cgil di oggi è stata giudicata necessaria, dopo mesi di silenzi e
interventi mancati. A seguito del sit-in, c’è stato l’incontro col sindaco Franco Ingrillì nella sala consiliare del comune, dove sono state discusse le gravi criticità ancora irrisolte.
Ribadita la mancata costituzione del tavolo tecnico invocato per la partecipazione al monitoraggio dell’iter progettuale ed esecutivo dei lavori necessari, rispetto al quale
il Sindaco si è impegnato per una tempestiva convocazione.
In avanti la mancata manutenzione dell’impianto di sollevamento, con conseguente inefficienza e rischio per la salute degli assegnatari, abbiamo poi sollecitato interventi di pulizia e disinfestazione dello stabile e dei tombini.
Peggiorando ulteriormente la situazione, lo Iacp ha rimosso il gruppo elettrogeno precedentemente installato per alimentare l’impianto di sollevamento e lo ha riattivato collegandolo all’utenza elettrica intestata agli inquilini, gravandoli così di un costo che dovrebbe ricadere sull’Ente, come sempre avvenuto in passato. Un atto per noi inaccettabile: oltre al danno, la beffa.
“Non solo non si è risolto nulla, ha denunciato Claudio Vallone del Sunia Messina – ma adesso gli assegnatari si trovano persino a dover pagare al posto dell’Ente, che si defila. È un comportamento che denota mancanza di attenzione verso persone che vivono già in condizioni di disagio. Ribadiamo con forza la richiesta l’istituzione immediata del tavolo tecnico, con tutti Enti e i soggetti coinvolti – Comune, IACP, Ferrovie dello Stato e lo stesso SUNIA – e vogliamo trasparenza, tempi certi e un progetto strutturale e definitivo.”