martedì, Giugno 24, 2025

Francesco Calanna – “Il Paese dorme male”: a Gliaca di Piraino riflessioni e prospettive sul malessere del Paese

libro Calanna - Gliaca di Piraino

Con un interessante partecipazione si è svolta ieri sera la presentazione del saggio “Il Paese dorme male – Il caso Sicilia” di Francesco Calanna (Armenio Editore).

L’incontro, promosso da UNPLI Messina, Pro Loco Piraino, Centro Studi GAL Nebrodi Plus e Comune di Piraino, ha ospitato un dibattito intenso e profondo sul presente e futuro della Sicilia, vista come laboratorio e metafora di un’Italia ferma, ma non immobile.

Un libro che rilegge il malessere nazionale

Calanna ha spiegato come la stesura del libro, ed il confronto avuto con politici, amministratori, tecnici, abbia rappresentato una felice occasione per ampliare la riflessione sul tema centrale del suo libro: il malessere diffuso nel Paese, e in Sicilia in particolare. Il titolo stesso, come sottolineato dall’autore, è volutamente polisemico e si presta a molte letture. Durante la serata, Calanna ha sviluppato dialogando con i suoi ospiti, sui tempi dell’impianto d’analisi: un’Italia in stato di “sonno della ragione”, che necessita «Stati Uniti d’Europa» come baluardo di pace e risposta alla crisi della democrazia contemporanea. Un richiamo che fa eco agli scenari globali segnati da tensioni e conflitti e che ha anche offerto spunto dei recenti episodi di guerra nel medio-oriente e della Sicilia “ponte nel mediterraneo”.

«Spesso gli amici pervertono con le lodi, sono gli avversari che correggono con le critiche», ha affermato Calanna, citando sant’Agostino. Ha ringraziato per l’affetto dimostrato e l’interesse mostrato sul suo ultimo libro e ha accolto con gratitudine le osservazioni critiche, considerate essenziali per alimentare un confronto democratico e costruttivo.

Pur riconoscendo la fragilità istituzionale, Calanna ha invitato a un ottimismo responsabile: “Il dovere di essere ottimisti nonostante tutto”, perché l’Italia e la Sicilia custodiscono un “popolo grande”, ricco di storia, intelligenze e creatività.

Una riflessione interessante è stata dedicata al famoso primato italiano per percentuale di over 65: non un problema, ma un segno di cultura, civiltà e benessere. Citando la Fondazione Rockefeller, l’autore ha ricordato come il Mediterraneo sia riconosciuto per l’invecchiare bene, tradizione da preservare.

Riforme necessarie per una Sicilia in mezzo al guado

Calanna, da buon osservatore della politica, è stato netto sulla burocrazia e il sistema elettorale siciliano: intere fasi di governo naufragano in conflitti permanenti tra governatori e assemblea parlamentare. Il sistema proporzionale puro ha rafforzato questo impasse, cristallizzando la classe burocratica e rendendo inefficaci molte leggi di riforma. L’autore ha invitato a completare la “traversata” istituzionale: un cambio radicale nel modello di governance della Regione, insieme a una riforma elettorale equilibrata.

Calanna ha indicato tra le leve strategiche su cui la Sicilia può puntare, punti condivisi da tutti gli intervenuti su alcuni settore come La Microelettronica – grazie agli investimenti italo‑francesi e al patto del Quirinale, l’Isola può trasformarsi in hub tecnologico carnale, in sinergia con le università. All’Agricoltura – intesa come custodia della biodiversità e risorsa per un’economia di qualità. Il Turismo integrato e digitale – per affrontare la rivoluzione tecnologica e valorizzare borghi e identità locali. Ma ha anche evidenziato la necessità di Cultura.

La Riflessione finale: fede nel dialogo e responsabilità

Calanna ha ribadito che le sfide si affrontano con testa pensante, non con idealismi vuoti. Il confronto, il dialogo, la cultura sono i fondamenti per ripartire. «Viviamo in una società dove la testa è arredo: dobbiamo tornare a utilizzarla», ha concluso suscitando un lungo applauso.

L’evento di Gliaca si è chiuso con un sincero ringraziamento al professor Antonio Matasso, docente universitario e profondo conoscitore della realtà dei Beni Culturali dell’Isola, da docente nel campo della formazione degli Enti Locali.

Il dottor Andrea Piraino che ha tracciato, umanizzandoli, i contenuti dei PNRR, da quale oltre i fondi economici possono partire aree di sviluppo e crescita dei territori; il dott. Lucio Catania – segretario comunale- che ha approfondito il rapporto tra gli Enti Locali e le stesse utilizzazione di progetti europei, puntando il dito sulle esigenze di formazione dei nuovi organici a partire dai comuni;

Calanna ha ringraziato l’amministrazione comunale pirainese rappresentata dal neo vicesindaco Mario Raffaele ed  il presidente UNPLI della provincia messinese e della Pro Loco locale, Gaspare Maggio, perfetto padrone di casa ed il pubblico intervenuto che ha stipato la sala convegni della Pro Loco.

Il tutto è stato moderato dal giornalista Massimo Scaffidi che ha sottolinea che quello vissuto è stato un momento di confronto che si conferma tappa importante nel percorso di crescita civile del territorio.

Chi è Francesco Calanna

Francesco Concetto Calanna è nato l’8 dicembre 1958 a San Salvatore di Fitalia. Ha conseguito il diploma di agrotecnico a Capo d’Orlando e ha poi intrapreso studi giuridici presso le Università di Palermo e Messina ed ha costruito una significativa carriera nel settore agricolo e istituzionale.

Carriera professionale e politica

1991–2006: dirigente nella Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Messina, ricoprendo la carica di Presidente provinciale dal 1991 al 2006

1990–1998: consigliere comunale a Capo d’Orlando e Presidente del Collegio degli Agrotecnici di Messina-Enna

1998–2006: consigliere provinciale di Messina e Presidente della Commissione Bilancio

2006–2008: eletto Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana (XIV Legislatura) con i Democratici di Sinistra, membro della Commissione Attività Produttive

Ruoli nel settore agricolo e locale

Da 2009 è Presidente del GAL Nebrodi Plus, Gruppo di Azione Locale per lo sviluppo delle aree interne

2013–2017: Commissario Straordinario dell’Ente di Sviluppo Agricolo della Sicilia

Dal 2016 è Presidente della Federazione Agricoltori Siciliani (FAS) f

Tra il 2017 e il 2018 è stato Commissario Straordinario anche della Città Metropolitana di Messina e dell’Istituto Autonomo Case Popolari

Scrittore e intellettuale

Calanna è autore del saggio “Il Paese dorme male – Il caso Sicilia” (Armenio, 2025), un breve ma incisivo volume (66 pagine) che analizza le radici del malessere della Sicilia e dell’Italia. In una sintesi lucida e polisemica, propone vie concrete di sviluppo, a partire da transizione energetica, agricoltura sostenibile e turismo integrato, fino a proposte istituzionali radicali come un sistema elettorale più equilibrato e una Sicilia più protagonista in un futuro europeo ed ha anche scritto Dalla riforma agraria alla costituzione della banca della terra (Editore: Armenio (2021) – 104 pagine) Un saggio storico-economico che analizza l’evoluzione della riforma agraria in Sicilia e la nascita della “Banca della Terra”, con attenzione alle ricadute sociali e sindacali.

Francesco Calanna rappresenta una figura significativa della Sicilia contemporanea: forte legame con il mondo agricolo, esperienza politica a tutti i livelli, impegno nella costruzione di progetti locali e visionari. La sua azione è guidata dalla passione per lo sviluppo sostenibile e dalla consapevolezza che la Sicilia può tornare a esercitare un ruolo di leadership — non solo sul piano locale, ma anche in un contesto euro-mediterraneo più ampio.

 

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