Il Gup del Tribunale di Patti, a seguito del rito abbreviato, ha condannato a tre anni e otto mesi di reclusione il gestore di una palestra di Sant’Agata Militello, imputato di violenza sessuale ai danni di una giovane donna. Gli è stato contestato anche esercizio abusivo della professione; a carico dell’imputato anche il risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede ai familiari della ragazza, costituitisi parti civile con l’avvocato Ferdinando Dante ed il pagamento di una provvisionale.
Il pm Antonietta Ardizzone, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto 4 anni e 8 mesi di reclusione. L’avvocato Alessandro Pruiti, difensore dell’imputato, aveva ribadito che nel caso in oggetto non sussistessero le molestie sessuali; aveva chiesto l’assoluzione e in subordine l’ipotesi lieve ed il minimo della pena. Ha annunciato il ricorso in appello contro la sentenza di condanna.
A suo tempo sono stati gli agenti della Polizia di Stato di S. Agata di Militello a dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Patti Eugenio Aliquò, dopo che la giovane donna aveva presentato denuncia, sostenendo di aver subito atti sessuali dal gestore della palestra. Qui l’articolo.
