mercoledì, Giugno 18, 2025

Messina – La morte della piccola Elisa: oggi l’autopsia. La madre rimane in prognosi riservata

Foto AMnotizie
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Potrebbe esserci lo spettro della depressione post-partum dietro la tragica morte di Elisa, la bimba di soli tre mesi precipitata, forse mentre era in braccio alla sua mamma, lo scorso 16 giugno dal ballatoio di una palazzina del complesso “Sei Stelle” a Santa Lucia Sopra Contese a Messina. Qui la bimba viveva con i genitori, mamma casalinga e papà operaio in un appartamento al pian terreno. Una famiglia riservata e stimata, travolta da un dramma che va oltre ben oltre il fascicolo aperto dalla Procura di Messina per chiarire i fatti.

Su quanto accaduto poco prima delle 13 di quella drammatica mattina, infatti, indaga la Polizia di Stato, intervenuta nell’immediatezza dei fatti, insieme agli esperti della Scientifica, quando madre e figlia furono trovate riverse a terra nel cortile interno del complesso dai vicini di casa della donna, che lanciarono l’allarme. La piccola, giunta in condizioni disperate al policlinico di Messina, è spirata poco dopo. Nulla hanno potuto i medici per strapparla alla morte. Fatale per lei quel volo di tre o quattro metri. La madre, invece, è ancora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia del Policlinico.

Ha riportato diverse fratture ed è sotto stretto monitoraggio dei sanitari. La salma di Elisa è stata posta sotto sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria. E’ probabile che la Procura di Messina, disponga l’autopsia sul corpo della neonata. La Polizia, oltre agli accertamenti tecnici effettuati sul posto, a quanto pare avrebbe già sentito i familiari e i vicini di casa e avrebbe posto sotto sequestro alcuni telefoni, oltre a visionare le telecamere di videosorveglianza installate nei palazzi adiacenti, per cercare di ricostruire gli istanti antecedenti quel tragico volo.

L’ipotesi maggiormente accreditata, allo stato, pare sia quella del gesto volontario da parte della madre della piccola Elisa, 41 anni. Alla base del dramma ci sarebbe una depressione post-partum, una condizione di sofferenza psichica che colpisce, seppure con ampia variabilità tra il 10 e 15% delle donne che partoriscono, secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità e che può causare, nei casi molto gravi, uno stato di disperazione tale da indurre a gesti estremi.

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