Il GIP del Tribunale di Patti, Ugo Domenico Molina ha disposto il giudizio immediato per un 48enne catanese, accusato di truffa aggravata e in concorso con un complice, di cui è in corso l’identificazione. L’uomo era stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri dell’aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sant’Agata di Militello, guidata dal maggiore Maurizio Blasa, lo scorso 30 aprile, a seguito di una segnalazione.
Vittima, una donna ultraottantenne, residente a Sant’Agata di Militello, che – secondo la ricostruzione della Procura di Patti – sarebbe stata contattata telefonicamente da un presunto complice del 48enne, che spacciandosi per colonnello dei carabinieri, le avrebbe fatto credere che la propria figlia fosse stata coinvolta in un gravissimo incidente stradale, in cui era rimasta ferita una persona che era in fin di vita e per questo si trovava in stato di fermo. Secondo l’ormai noto copione all’anziana sarebbe stata prospettata la necessità di pagare una ingente somma di danaro a titolo di cauzione per poter ottenere il rilascio della propria familiare. Riuscendo a carpirne la fiducia, quindi, alla sua porta, secondo l’ipotesi accusatoria, si sarebbe presentato il 48enne, che sarebbe riuscito a farsi consegnare la somma di poco meno di 5000 euro, denaro che l’anziana teneva in casa. Il presunto truffatore si sarebbe poi allontanato a bordo di un’auto.
Resasi conto di essere caduta in un tranello, alla vista dalla figlia, che nel frattempo era rientrata a casa, la donna ha chiamato il 112. Il tempestivo intervento dei carabinieri aveva permesso di intercettare subito l’auto con a bordo il 48enne nei pressi dell’abitazione della vittima. Addosso all’uomo i carabinieri hanno trovato la stessa somma sottratta all’anziana. Per lui era scattato l’arresto e la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre i soldi sono stati subito restituiti all’anziana. Gli elementi di prova raccolti dagli investigatori a carico del 48enne, tra cui anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza installati nella zona, sono stati ritenuti sufficienti dal giudice per le indagini preliminari per dare corso alla richiesta del sostituto procuratore Antonietta Ardizzone e disporre il giudizio immediato innanzi al giudice monocratico del Tribunale di Patti. L’udienza è fissata per il 9 settembre prossimo. L’imputato, difeso dall’avvocato Carlo Failla del foro di Catania, è chiamato a rispondere per l’ipotesi di truffa, aggravata dall’aver ingenerato nella vittima il timore di un pericolo immaginario e di aver agito approfittando dell’età della persona offesa, oltre che dal concorso col presunto complice.
La donna ottantatreenne é difesa dall’Avv. Rosario Di Blasi, che preannunziando la costituzione di parte civile, ha rivolto un plauso ai Carabinieri di Sant’Agata di Militello che, con professionalità e prontezza, hanno immediatamente identificato e fermato il presunto autore, consentendo in tal modo la restituzione del maltolto alla vittima, sua assistita.