venerdì, Giugno 13, 2025

Femminicidio di Sara Campanella: si va verso il giudizio immediato per Argentino

sara campanella

La Procura di Messina diretta da Antonio D’Amato ha chiuso l’inchiesta sull’omicidio di Sara Campanella, la studentessa universitaria di 22 anni di Misilmeri, uccisa a Messina il 31 marzo scorso e si appresta a chiedere il giudizio immediato per l’indagato Stefano Argentino, 27 anni, che ha confessato il delitto. Ad Argentino vengono contestate anche le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. L’arma del delitto, un coltello o un taglierino, non è stata trovata.

Il giudizio immediato è un procedimento speciale nel processo penale che consente di saltare l’udienza preliminare e passare direttamente al dibattimento. Può essere richiesto sia dal pubblico ministero che dall’imputato stesso, ma solo in specifiche circostanze, come ad esempio quando la prova della colpevolezza appare evidente.

Il giudice, su richiesta del pubblico ministero, deve emettere un decreto che dispone il giudizio immediato, se ne ricorrono le condizioni. L’imputato, entro un determinato termine, può chiedere il giudizio abbreviato o l’applicazione della pena.  Il giudizio immediato è un procedimento semplificato che, in alcuni casi, può portare a un processo più veloce e meno costoso.  Il doloroso fascicolo dell’inchiesta, che è stato seguito personalmente anche dal procuratore D’Amato in questi mesi, s’è completato passo dopo passo con parecchi atti.

C’è il responso dell’autopsia che chiarisce la brutalità dell’aggressione con quei fendenti devastanti che hanno reciso la vita della povera Sara. Nel provvedimento si sottolinea come l’indagato abbia pianificato l’aggressione e fosse perfettamente lucido prima e dopo il delitto: avrebbe atteso la vittima, cercato un confronto e poi colpito, fuggendo subito dopo e tentando di cancellare le tracce, prima di essere arrestato a Noto.

Facebook
WhatsApp
X