giovedì, Giugno 12, 2025

“Una promessa a Berlino”, pubblicato il nuovo romanzo di Luciano Armeli Iapichino. Prima presentazione a Ficarra il 28 giugno

Una promessa a Berlino - Copertina

“Sono personalità inquiete – nel senso più nobile del termine, ovverosia alla ricerca di una migliore definizione di sé – quelle che popolano la scena di questo romanzo.” Così il Prof. Antonio Baglio, docente al DICAM di Messina colora nella sua prefazione i protagonisti dell’ultima opera di Luciano Armeli Iapichino, docente del Liceo Vittorio Emanuele III di Patti e scrittore di lungo corso “Una promessa a Berlino” appena pubblicata per i tipi di Armenio Editore, Brolo.

Armeli Iapichino, divulgatore e saggista, è un pioniere delle più spregiudicate esplorazioni verso latitudini interiori e, in “Una promessa a Berlino”, l’ecoscandaglio del narratore non fa eccezione: pungola personaggi e lettori a compiere una valutazione a ritroso sulla metamorfosi antropologica e generazionale, trascinata con riferimenti precisi e confronti dialogici sul banco della storia.

“Siamo poi di fronte a riflessioni esistenziali che attingono al repertorio filosofico, – continua Antonio Baglio – connaturato all’habitus mentale e professionale del protagonista del romanzo, come pure diretta espressione della formazione e interessi culturali dello stesso Autore”.

Gli anni Ottanta costituiscono la piattaforma spazio-temporale dei fatti narrati, mentre i luoghi di ambientazione si irradiano dal capoluogo siciliano e le vicine Patti e Ficarra, in particolare Palazzo Milio, verso le grandi capitali europee come Parigi, Vienna e Berlino.
Mauro Cappotto ha curato l’immagine della copertina con una foto del 1984, tirata fuori dai forzieri della sua lunga attività artistica e visionaria, che ritrae un Osservatorio collocato dinanzi al Muro di Berlino. Non solo, c’è qualcosa di più in quest’opera che rimanda all’esperienza del docente ficarrese: un viaggio, anche il suo. Così si esprime Cappotto: “Accade anche che un prezioso amico ti dia la possibilità di specchiarti in un libro; è un’emozione assoluta accedere nella macchina del tempo sapientemente costruita e ritrovarsi negli anni Ottanta. C’è il territorio, c’è Ficarra, c’è Berlino e ci sono uomini e cose del tempo e della memoria. Nell’era della nuova evoluzione dello spazio, dell’immagine e della società, la lettura di un bel libro resta sempre un arricchimento unico”.

“In questo libro – conclude Michelangelo Gaglio, postfatore del romanzo – Storia e Filosofia si intrecciano alla ricerca dell’homo novus, di un Nuovo Umanesimo, che consideri l’uomo come persona, non come cosa e ne esalti la dignità.”

La prima presentazione del libro di Luciano Armeli Iapichino si terrà a Ficarra, il prossimo 28 giugno, nella splendida cornice di Palazzo Milio.

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