lunedì, Giugno 9, 2025

Truffa ad anziana a Barcellona, le portano via denaro e gioielli: 17enne posto in comunità

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Nei giorni scorsi, a Catania, i Carabinieri della Stazione di Scaletta Zanclea, supportati nella fase esecutiva dai militari della Compagnia di Catania Fontanarossa, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Messina, con la quale è stato disposto il collocamento in comunità di un 17enne  del luogo, ritenuto responsabile di due distinti episodi di truffa aggravata commessi in danno di persone anziane, con il metodo di falsi appartenenti alle Forze dell’Ordine.

Il provvedimento trae origine dalle indagini dei Carabinieri della Stazione di Scaletta Zanclea, avviate subito dopo l’arresto di un 19enne catanese,operato in flagranza di reato, e al deferimento del minore indagato, in relazione al delitto di truffa aggravata, commesso lo scorso 21 maggio in danno di un anziano di Itala. In quell’occasione, secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, l’anziano sarebbe stato contattato telefonicamente da un interlocutore che, spacciatosi appartenente all’Arma, per persuaderlo, avrebbe inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il figlio, avanzando la richiesta di 10.000 euro utile come cauzione per evitare l’arresto del parente. Spaventato e preoccupato, l’anziano ha ceduto la somma pattuita all’indagato che poco dopo si sarebbe presentato sulla porta di casa sua, fingendo di essere l’avvocato che stava trattando la causa del figlio.

Lo sviluppo delle indagini ha permesso altresì di far luce anche sull’episodio di truffa commessa nella stessa giornata nei confronti di un’anziana di Barcellona Pozzo di Gotto e risalire ai due correi quali presunti responsabili. Nella circostanza l’anziana donna, adescata telefonicamente da un interlocutore, per scagionare la figlia accusata di furto, aveva consegnato, ad un sedicente agente di Polizia presentatosi alla sua porta, un migliaio di euro e diversi preziosi.

Così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, il minore è stato collocato presso la Comunità per Minori “Casa Madre della Gioia” in Comiso.

L’attività rientra nell’azione di contrasto dei Reparti del Comando Provinciale Carabinieri di Messina del fenomeno delle truffe agli anziani, che sinora ha consentito, dal 2024, di arrestare ben 18 persone attraverso le attività di indagine e di controllo del territorio. Ma per combattere questi truffatori, i militari dell’Arma da tempo stanno svolgendo anche campagne informative in favore delle possibili vittime di questi gravi reati, in centri anziani, parrocchie e attraverso i media, diffondendo consigli per evitare i raggiri che hanno permesso in più circostanze di sventare numerose truffe, non andate a buon fine.

Quanto accaduto dimostra quanto sia importante parlare di questo fenomeno. Ovviamente, come più volte ripetono i Carabinieri in occasione degli incontri con gli anziani sul tema delle truffe, innanzitutto è sempre necessario precisare che le Forze di Polizia assolutamente non si rivolgono ai cittadini chiedendo denaro o preziosi per asseriti pagamenti di cauzioni o altro. Nel caso in cui si viene contattati, è fondamentale chiamare nell’immediatezza il 112, sia da parte di chi ha subito un tentativo di una truffa e sia da parte di chi, purtroppo, si è accorto di esserne stato vittima; la chiamata al numero di emergenza infatti può consentire ai militari dell’Arma e alle altre Forze di Polizia di intervenire subito e individuare con rapidità i responsabili. La collaborazione delle vittime e di tutti i cittadini informati su eventi o situazioni fraudolente diventa spesso indispensabile.

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