lunedì, Giugno 9, 2025

Milazzo: L’Associazione culturale Teseo candidata a ricevere il “Premio Terminal 2025”

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Domenica 15 Giugno, presso il Salone del Carmine a Milazzo, si svolgerà il premio Terminal 2025, che viene assegnato ogni anno ad opera di un comitato ristretto di personalità culturali, artistiche, politiche e sportive per conto del giornale online “Terminal” diretto da Santino Smedili.

Quest’anno la giuria ha voluto premiare L’Associazione culturale Teseo rappresentata dal suo presidente dottor Attilio Andriolo e dai numerosi soci, tutti artisti di grande valore e qualità, come Ettore Giulio Resta, scultore che ha creato la Fontana del Mela, che si erge al centro della piazza principale di Milazzo, fra l’altro a due passi dal luogo della  remiazione, come gli scrittori Eleonora Vinaccia, il dottor Giovanni Albano, il dottor Giuseppe Carauddo, Giorgio Infantino, Francesco Billa, le poetesse Grazia Dottore e Anna Maria Pajno e tanti altri autori, che partecipano attivamente all’intensa produzione letteraria della associazione.

Fiore all’occhiello dell’Associazione Culturale Teseo è il Premio nazionale di letteratura Teseo, giunto alla settima edizione, che ogni anno raccoglie oltre un centinaio di autori fra scrittori e poeti nelle varie sezioni, in cui è suddiviso il concorso. Molti i vincitori che si sono poi affermati in campo nazionale arrivando perfino ad essere inseriti fra i finalisti del premio Strega, vedi Lucia Lo Bianco, Rita Scelfo e Donatella Manna oltre allo scrittore calabrese Ursini Vincenzo.

Dopo il premio Terminal l’attività culturale della Teseo proseguirà con un grande evento che vuole ricordare l’impresa dei Mille e la vittoria decisiva a Milazzo di Giuseppe Garibaldi proprio il 20 luglio, allorché a distanza di 165 anni da quella impresa delle camicie rosse si celebrerà a Palazzo D’Amico l’Eroe dei due Mondi con una ricostruzione storica del dr.Attilio Andriolo nell’ambito della presentazione del libro di Massimo Sindoni Valsecchi:” Il Garibaldino Virginio Valsecchi” edito da Kimerik, che ha come sottotitolo “Da Badia Polesine a Barcellona Pozzo di Gotto con amore”, che ricostruisce attraverso una corrispondenza letteraria la storia di un medico , che lasciò la sua famiglia in Veneto , per arruolarsi fra i garibaldini per poi rimanere in Sicilia per essersi sposato con una nobildonna appartenente ad un ramo della famiglia dei D’Amico.

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