Sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Queste le prime indiscrezioni trapelate sulla morte di Angelo Pirri, il 42enne trovato privo di vita a Giammoro nella mattinata di venerdì scorso, in una stradina che costeggia i piloni della A20. Nella giornata di ieri il medico legale incaricato, dottor Giovanni Andò, ha eseguito l’autopsia all’obitorio dell’ospedale Papardo di Messina.
Il corpo del 42enne era stato trovato col viso rivolto a terra ed era già in decomposizione. Il foro alla testa e la circostanza che a poca distanza era stato rinvenuto anche un bossolo di pistola calibro 7,65, aveva subito fatto pensare ad un collegamento tra le due cose.
La morte potrebbe risalire, dunque a due o tre giorni prima. A quanto pare da qualche giorno Pirri non si vedeva in giro a Santa Lucia del Mela, dove era residente.
Sul volto di Pirri, inoltre, ci sarebbero delle tumefazioni, che fanno presumere che il 42enne possa essere stato picchiato prima di essere ucciso, in quella che appare come un’esecuzione.
Sul delitto indagano i Carabinieri, coordinati dai sostituti procuratori Carlo Bray e Dora Esposito, che stanno ascoltando diverse persone, ritenute vicine a Pirri. Al vaglio anche i tabulati telefonici della vittima. Gli inquirenti stanno raccogliendo elementi per ricostruire il contesto cui sarebbe maturato il delitto e il possibile movente.
