“Serve un patto trasversale tra governo, forze politiche ed enti locali per garantire il passaggio a tempo pieno dei 15 mila lavoratori part-time impiegati nei comuni siciliani, che rappresentano l’80% del personale in servizio. Un contingente indispensabile per garantire i servizi degli enti ma che rischia, domani, di ritrovarsi con pensioni da fame”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Giuseppe Cardenia del sindacato Csa-Cisal che, alla Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, a Palermo, hanno tenuto un convegno dal titolo “Precariato storico ed enti locali, analisi e prospettive”.
Con i lavoratori che hanno un contratto ci sono poi gli Asu, che ancora un contratto non lo hanno, ma lo avranno e questi, al momento, non hanno alcun contributo previdenziale. Con vicende di questo tipo, con parte dei comuni sull’orlo del baratro, la situazione potrebbe diventare esplosiva. Ecco perché è necessario confrontarsi ancora a livello regionale.
