sabato, Giugno 7, 2025

Capo d’Orlando: impianto fognario degli immobili Iacp di via Lucio Piccolo, quasi 100 giorni di silenzio

case popolari capo d'orlando

Sono trascorsi circa 100 giorni da quando, a Palazzo Europa, sede del comune di Capo d’Orlando, il comune, lo Iacp di Messina ed Rfi si sono riuniti per programmare la nuova rete di smaltimento delle acque nere dei due immobili popolari di via Lucio Piccolo, da collegare alla rete comunale in via Piave. Da allora è calato il silenzio sia sull’intervento da realizzare quanto sulle richieste per rispondere al grave disagio degli inquilini.

Per il resto e per neutralizzare l’allagamento di liquami nelle fondazioni dei due immobili, il 17 marzo scorso, con un gruppo elettrogeno, sono state riattivate le pompe di sollevamento; ma se è vero com’è vero che il gruppo elettrogeno, a stretto giro, sarà disinstallato e portato via, ora l’allagamento dei liquami rischia di ripresentarsi. Infine il 25 marzo è stato segnalato l’ennesimo problema, le infiltrazioni d’acqua dal tetto e umidità negli appartamenti. Uno stallo pericoloso, tante parole, tante promesse finite nel nulla.

Ieri il legale della federazione di Messina del Sunia – il sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari – l’avvocato Claudio Vallone, dopo un incontro con gli inquilini, ha inviato una Pec al direttore generale dello Iacp di Messina Maria Grazia Giacobbe e al sindaco di Capo d’Orlando Franco Ingrillì.

Sinteticamente sono stati evidenziati i punti in contestazione:

1) Mancata costituzione del tavolo tecnico, per seguire l’iter progettuale e di esecuzione dei lavori per la risoluzione delle criticità derivanti dalla presenza di liquami fognari negli immobili A e B di via Lucio Piccolo con allaccio alla rete fognaria comunale.

2) L’omessa attivazione dell’utenza elettrica per alimentare l’impianto di sollevamento dello stabile condominiale, da intestare all’Iacp ed a spese dell’ente, per eliminare il gruppo elettrogeno utilizzato per alimentare lo stesso impianto, che, da quanto detto sopra, a breve sarà portato via da quel sito.

3) La mancata manutenzione dell’impianto di sollevamento ed adeguamento dei filtri/reti apposti a protezione.

4) La mancata effettuazione di espurgo e disinfestazione nello stabile.

5) La presenza di infiltrazioni di umidità nelle unità immobiliari provenienti dalle parti comuni del fabbricato.

Dicevamo all’inizio che sono trascorsi quasi 100 giorni, per la precisione 99. Quanto si dovrà ancora aspettare per risolvere questi problemi?

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