sabato, Giugno 7, 2025

Inail – Primo quadrimestre 2025, morti sul lavoro: Sicilia +6%. Capone UGL:” Bilancio tragico e inaccettabile”

paolo capone ugl

“I dati diffusi oggi dall’INAIL parlano chiaro: 207 lavoratori hanno perso la vita nei primi quattro mesi del 2025, tre in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Un bilancio tragico e inaccettabile per una Repubblica fondata sul diritto al lavoro. Preoccupa in particolare l’aumento registrato in regioni come il Veneto (+10), la Sicilia (+6), la Basilicata e l’Abruzzo (+5).

Il fenomeno resta concentrato soprattutto nella gestione Industria e Servizi, con 183 denunce mortali, mentre crescono i casi tra i giovani (15-19 anni) e nella fascia 25-34 anni. La sicurezza sul lavoro non può essere un’opzione, ma un diritto fondamentale, da garantire a ogni lavoratore, pertanto, accogliamo con favore lo stanziamento di 650 milioni di euro da parte del Governo.

Sotto il profilo dei controlli occorre rafforzare il coordinamento e il monitoraggio attraverso l’unificazione delle banche dati su tutto il territorio nazionale. In tal senso proponiamo l’istituzione di un’Agenzia Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro, che abbia il compito di centralizzare le competenze degli enti ispettivi. È inoltre urgente investire in modo sistemico nella cultura della prevenzione, partendo dalla formazione e coinvolgendo scuole, imprese e lavoratori.

Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per la società nel suo complesso. L’UGL continuerà a battersi per costruire un modello di sicurezza che metta al centro la dignità e la vita delle persone”.

Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati INAIL sugli infortuni sul lavoro nei primi quattro mesi del 2025.

Secondo o dati diffusi oggi dall’Istituto Nazionale, “Il confronto con il primo quadrimestre del 2024 evidenzia per la modalità in occasione di lavoro una diminuzione degli infortuni (-1,7%) e un aumento dei decessi (+1,5%); per la componente in itinere si registra un decremento delle denunce di infortunio (-1,9%) e una crescita dei casi mortali (+29,5%).

Tenuto conto dei dati sul mercato del lavoro rilevati mensilmente dall’Istat nei vari anni, con ultimo aggiornamento aprile 2025, e rapportato il numero degli infortuni denunciati in occasione di lavoro (al netto degli studenti) a quello degli occupati (dati provvisori), si evidenzia un’incidenza infortunistica che passa dalle 630 denunce di infortunio in occasione di lavoro ogni 100mila occupati Istat di aprile 2019 alle 539 del 2025, con un calo del 14,4%. Rispetto ad aprile 2024 la riduzione è del 2,8% (da 555 a 539). In aumento del 9,4% le patologie di origine professionale denunciate, pari a 33.136.”

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